Tribunale: il sindaco Matteo Biffoni chiede l’impegno del ministero della Giustizia
Un intervento sostanziale da parte del ministero della Giustizia per risolvere le difficoltà del Tribunale. E’ questo che sta chiedendo al Governo il sindaco Matteo Biffoni, vista la situazione di forte difficoltà degli uffici della nostra città: “Da troppi anni il Tribunale di Prato sta lavorando in condizioni non più sostenibili, con una mole di cause altissima e un’attività che richiede iter particolarmente complessi, anche per la necessità quotidiana di traduzione degli atti. Anche i dati pubblicati oggi da Il Sole 24 Ore lo confermano: siamo al 15° posto per numero di cause totali avviate nel 2012, al quarto per i giudizi penali”.
Lo scorso primo agosto il sindaco ha incontrato il sostituto procuratore Antonio Sangermano, facente funzioni di capo procuratore al posto di Piero Tony, e il presidente facente funzioni Ettore Nicotra per fare il punto della situazione: “Dopo i dati che anche i vertici del Tribunale, insieme a giudici e funzionari, mi avevano illustrato, mi sono subito attivato e sono in costante contatto con il ministro della Giustizia e il sottosegretario per sollecitare un intervento sostanziale – sottolinea il sindaco -. A Prato è necessario un incremento del personale, oltre a un rafforzamento dei servizi come quello di traduzione fondamentale per non bloccare i procedimenti in corso. Sappiamo bene che dal prossimo primo settembre il via ai controlli nelle aziende porteranno a un aumento della mole di lavoro anche per gli uffici giudiziari, quindi dobbiamo riuscire a garantire più risorse possibili per il Tribunale. Ancora una volta i servizi della nostra città devono essere tarati considerando la sua complessità e non solo in base a dati come il numero dei residenti”.
edr
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