Sfratti, i contributi per la morosità incolpevole
La Delibera regionale che ha stanziato i fondi ai Comuni elenca in modo esemplificativo i motivi per cui si può ottenere il contributo: licenziamento, riduzione dell’orario di lavoro, cassa integrazione ordinaria e straordinaria, mobilità, mancato rinnovo dei contratti a termine o di lavoro atipico, cessazione di attività libero professionali o di imprese registrate alla Camera di Commercio, malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato la diminuzione del reddito o la necessità di far fronte a spese mediche ed assistenziali (da documentare) di particolare rilevanza.
Il Comune di Prato potrà erogare un contributo pari all’entità della morosità maturata e comunque sino ad un ammontare massimo di € 8.000 per ciascun caso. Il contributo verrà accreditato sul conto corrente del proprietario che in cambio si impegna a non far eseguire lo sfratto.
I requisiti per ottenere il contributo e la documentazione da allegare sono elencati nel bando e nel modulo di domanda pubblicati e scaricabili dal sito internet del Comune di Prato (www.comune.prato.it). I moduli di domanda possono essere ritirati anche presso la sede dei Servizi Sociali, via Roma 101, l’URP, Corso Mazzoni 1 e, per gli iscritti, presso i sindacati degli inquilini e degli assegnatari Sunia, Sicet, Uniat.
Il modulo firmato, compilato in ogni sua parte e con allegata la documentazione richiesta deve essere presentato o spedito tramite raccomandata A/R all’Ufficio Protocollo del Comune di Prato, piazza del Pesce 9, entro il 31 dicembre.
Le domande verranno esaminate in ordine di arrivo al protocollo; l’Ufficio comunicherà ad ogni richiedente l’esito della sua istanza con lettera raccomandata.
cb
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