Topi in cucina, bombole di gpl e sfruttamento del lavoro: scattano le manette per un imprenditore
Quando i Tecnici della ASL 4 di Prato hanno acceduto nel capannone per un normale controllo, i lavoratori erano chini sulle macchine da cucire, tutti senza contratto di lavoro e busta paga e cinque clandestini sul territorio nazionale o con sanatorie per lavoro domestico in altre città italiane. Tutti i lavoratori erano alloggiati all'interno del capannone in vani a piano terra e primo piano di una struttura con gravi indizi di instabilità e priva dei requisiti di sicurezza. Sempre dentro il magazzino gli operai consumavano i loro pasti cucinati all'interno di una cucina sporca e maleodorante con chiari segni di presenza di topi, alimenti pronti e conservati in condizioni antigieniche e con cinque bombole di GPL. La Polizia Municipale, insieme al personale tecnico della ASL 4 di Prato, ha sottoposto a sequestro il magazzino per gravi violazioni in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, per carenze antiincendio e antiinfortunistiche ed abusi edilizi. Rimosse le bombole affidate a ditta specializzata per la messa in sicurezza e sigillati anche i macchinari, molti dei quali non in regola con le norme di sicurezza sul lavoro.
Oltre alle misure adottate per preservare i lavoratori dai rischi derivanti dai locali abusivi ed insalubri, la Polizia Municipale ha anche adottato una misura restrittiva nei confronti del datore di lavoro, per il quale sono scattate le manette in considerazione dell'alto numero di persone irregolari impiegate fino a dodici ore al giorno per cinque/sei giorni la settimana a tre/quattro euro l'ora, vitto ed alloggio compresi, in condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza pregiudizievoli per la salute dei lavoratori. L'imprenditore è stato sottoposto a Giudizio Direttissimo con convalida dell'arresto e patteggiamento. Ma i guai non sono finiti per l'uomo, che è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per gli abusi edilizi e le violazioni in materia di sicurezza del lavoro. L'immobile ed macchinari dovranno essere adeguati agli standard attuali di igiene e sicurezza e legittimità urbanistica.
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