Biffoni: “Alta l'attenzione per le imprese, sul bilancio abbiamo fatto l'impossibile”
“L’ho detto più volte, avrei preferito
abbassare le tasse e non dover chiedere sacrifici ai cittadini, ma
il bilancio non lo consente. Anzi, come è emerso anche dalle
osservazioni dei sindaci revisori avremmo dovuto aumentare anche
l’Irpef e non lo abbiamo fatto per una precisa scelta
politica. Capisco le ragioni dei rappresentanti delle categorie
economiche, ma Rete Imprese Italia Prato sa bene in quali
condizioni abbiamo trovato i conti e quali margini di manovra
avevamo”. Il sindaco Matteo Biffoni risponde con chiarezza
alle lamentele di Rete Imprese: “Anche sul fronte del
coinvolgimento nelle scelte ci siamo potuti solo limitare ad
annunciare la manovra fiscale a categorie economiche e sindacati
prima che alla città, per garbo istituzionale. I tempi
stretti, dal momento che la Tari doveva essere approvata dal
consiglio comunale entro il 10 settembre, non permettevano
concertazioni. Concertazioni, tra l’altro, impossibili: la
manovra fiscale poteva lasciare solo una scelta, se aumentare anche
l’Irpef o meno, se applicare detrazioni per la Tasi o meno.
Inoltre c'è stato anche un preciso intento politico: come
detto anche in consiglio comunale e in conferenza stampa non
sentiamo questa manovra come una nostra scelta, ma come
un'operazione necessaria a cui l'amministrazione non poteva
sottrarsi. Capisco perfettamente che in questo momento di
congiuntura economica un aumento delle tariffe mette in
difficoltà commercianti e artigiani, ma la scelta di non
tagliare i servizi ricade anche su di noi e le nostre
famiglie”.
Il sindaco ha comunque ribadito la disponibilità a
collaborazione e confronti: “Dal primo momento mi sono messo
a disposizione della città e di chi ogni giorno manda avanti
l’economia di Prato. Coinvolgere tutti i rappresentanti delle
categorie economiche è fondamentale, dalla crisi usciamo
solo collaborando tutti insieme, senza polemiche. Anche sullo
sviluppo del commercio all’interno del centro storico
dobbiamo fare un lavoro di concertazione importante e i
rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti devono essere parte
attiva: il Comune può impegnarsi per incentivare nuove
aperture, garantire controlli sul territorio, promuovere la
città. Poi però ci devono essere risposte anche da
parte di chi offre i servizi, con locali aperti, rispetto delle
regole, un patto di convivenza con i residenti”.
Perché il confronto sia continuo dal primo lunedì di
ottobre, come già anticipato ieri a Rete Imprese Italia, il
sindaco Matteo Biffoni insieme con l’assessore Daniela
Toccafondi incontreranno una volta al mese i rappresentanti delle
categorie economiche: “Un appuntamento fisso che ci
permetterà di recepire le richieste e di portare avanti
progetti condivisi”.
edr
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