Macrolotto 0, la trasformazione parte dall'interno
E' cominciato oggi nella Commissione consiliare Urbanistica e Ambiente, presieduta da Massimo Carlesi, il confronto sulla trasformazione del Macrolotto 0, un progetto ad ampia gittata in cui le chiavi di volta saranno l’arte, l’innovazione, l’artigianato e la presenza di studi professionali e laboratori. Un lavoro complesso, di cui si sta occupando in prima persona l'assessore all'Urbanistica Valerio Barberis, che ha illustrato il progetto alla Commissione. L'occasione è stata fornita da un Piano di recupero che interessa un grande capannone in via Bonicoli, nascosto in un dedalo di strade a due passi dalla piazzetta dell'Immaginario e via Pistoiese, in cui la proprietà propone di realizzare due negozi da 250 metri quadrati ciascuno, più 18 posti auto. L'assessorato ha proposto di valutare la realizzazione di un collegamento tra via Bonicoli e via Giordano, in modo da ricucire i lotti e renderli permeabili. Questo è uno degli obiettivi della trasformazione del Macrolotto 0, in cui l'ostacolo principale è che non vi ci sono proprietà pubbliche all’interno, tutta la zona appartiene a privati. Pertanto, come ha evidenziato Barberis, il ruolo del Comune sarà quello di indicare la direzione e creare una cornice in cui saranno però i privati gli autori del cambiamento. L'idea di fondo è ripartire proprio da quella mixitè che ha sempre caratterizzato la zona fin dagli anni '50 – così la chiamò Bernardo Secchi quando tracciò il Piano regolatore della città - sulla scia di riconversioni che all'estero in via in quartieri simili o a Milano in via Tortona si sono rivelate la soluzione a contesti degradati. La trasformazione dovrà insomma partire dall'interno.
Due i binari d’intervento, uno a breve termine e l’altro a più lunga gittata: tra le azioni più prossime vi è per esempio l’ampliamento del progetto artistico di piazza dell’immaginario, la piazzetta che collega via Filzi e via Pistoiese, in cui potrebbero essere installate opere d'arte di grandi firme per una riqualificazione d'impatto: «Il Museo Pecci e il Metastasio potrebbero essere degli interlocutori ideali per fare da "raccoglitori" di interessi per questo territorio - ha spiegato Barberis - Ma anche in ambito sportivo ci potrebbero essere gli spazi giusti per le discipline indoor, sempre nell'ottica del riuso degli spazi ex industriali».
Inoltre nell'immediato l'assessorato all'Ambiente sta lavorando all'introduzione della raccolta porta a porta per una più efficace gestione dei rifiuti preceduta da una campagna informativa apposita destinata ai cinesi.
cb
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