L'accoglienza dei minori stranieri nelle scuole al centro dell'incontro "Vengo da casa Mia!"

Si è tenuto questo pomeriggio nel Salone consiliare di Palazzo comunale l'incontro sull'accoglienza dei minori stranieri nelle scuole dal titolo "Vengo da casa Mia! - E non è poi così lontana".

Organizzato dalle associazioni Prendiamo la parola, Straniamenti, Le Mafalde e ASGI, con il supporto della Fondazione Open Society Italia e il patrocinio del Comune, si è trattato di un'occasione di confronto tra operatori del mondo della scuola, mediatori culturali, sociologi e ricercatori sul tema dell'intergrazione e dei percorsi scolastici dedicati agli alunni stranieri. Oggetto di analisi, in particolare, le "Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri" recentemente promulgate dal Ministero dell'Istruzione.

Ad aprire i lavori la presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi, che ha sottolineato: «L'incontro di oggi è importante perchè ribadisce la centralità della scuola nella costruzione e condivisione di regole comuni, di confronto, di dialogo e di un reciproco riconoscimento delle diversità e dell'identità dei bambini e delle bambine». «La presenza di alunni stranieri sul nostro territorio e, in generale, nel nostro Paese - ha spiegato - è andata costantemente aumentando ed ha subito, negli anni, una trasformazione: non si tratta più adesso di scolari stranieri appena arrivati, ma di ragazzi di seconda generazione, nati in Italia. E' necessario che l'intero ordinamento scolastico si occupi di tutti i ragazzi, per costruire per loro percorsi educativi adeguati». Prima dell'inizio degli interventi, è stato poi proiettato un video dal titolo "Vengo da casa mia".

Durante l'incontro sono stati creati due gruppi di lavoro sulle linee guida ministeriali, coordinati dall'esperto di insegnamento di italiano agli stranieri Alan Pona e dallo specialista di pedagogia interculturale Francesco Bianchi. E' seguita una tavola rotonda sui risultati raggiunti. 

Le riflessioni conclusive dell'incontro sono spettate all'assessore alla Istruzione pubblica Mariagrazia Ciambellotti, che ha spiegato: «Le buone pratiche messe in atto da anni nella nostra città dagli operatori della scuola in tema di integrazione degli alunni stranieri risultano efficaci anche nell'apprendimento da parte dei bambini italiani, in particolare di quelli che riscontrano qualche difficoltà. Il "metodo Prato" è all'avanguardia: stiamo sperimentando un nuovo modo di fare didattica, che si è dimostrato positivo per tutti».