Riqualificazione del Misericordia e Dolce, il dibattito in aula
Nella seduta di questo pomeriggio del Consiglio Comunale in merito alla riqualificazione del Misericordia e Dolce i capogruppi e consiglieri comunali hanno fatto le seguenti dichiarazioni:
"Siamo convinti nel votare il sì - ha sottolineato il capogruppo del Pd Lorenzo Rocchi - perché questo accordo è la base per un progetto storico per questa città nel ridisegnare un'intera area della nostra Prato e una delle pochissime aree riutilizzabili dentro le mura. Non solo il parco urbano ma una nuova porta d'accesso per la città, che ci darà l'opportunità di intervenire anche in via Genova, piazza dei Macelli e piazza Ebensee, una zona a forte vocazione artistica, giovanile e culturale. Questo progetto costituisce un passo in avanti verso una Prato moderna ed europea".
«Siamo assolutamente favorevoli alla delibera - ha affermato la capogruppo di Biffoni per Prato Rosanna Sciumbata - . Siamo arrivati, e anche in maniera veloce, ad una soluzione ad una problematica che ha fatto spendere negli scorsi anni diversi soldi alle casse comunali. Con l'augurio che la restante parte dell'area, di proprietà della ASL, venga destinata a risolvere la grave situazione socio-sanitaria del territorio».
«Votiamo contro questa delibera - ha dichiarato la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia La Vita - perchè non dà nessuna garanzia sul futuro dell'area che viene acquisita dal Comune per ben 12 milioni di euro. Non c'è nessuna certezza che lì verrà fatto un parco. Contestiamo inoltre la cessione alla ASL dei 9mila metri quadrati con cambio di destinazione d'uso da sanitario a residenziale, commerciale eccetera, poichè, in un momento in cui il centro storico presenta numerosi appartamenti e negozi sfitti, nell'area dell'ex ospedale verranno realizzati nuovi appartamenti, negozi e uffici, peraltro incompatibili con l'ipotetico parco».
Contrario anche il parere del capogruppo di Prato Libera e Sicura Aldo Milone «Voto contro perchè avevamo chiesto che fosse riaperta, attraverso un dialogo con la ASL, almeno una parte del vecchio ospedale per sopperire alle carenze che ci sono nel nuovo. Come ad esempio l'accorpamento di alcuni reparti, tra cui oncologia e chirurgia. E' infatti inconcepibile che un malato terminale e chi va in ospedale per una semplice operazione siano ricoverati insieme. Come abbiamo più volte detto, il nuovo ospedale si è rivelato insufficiente per numero di posti rispetto al numero di abitanti. E' per questo che siamo decisamente contrari a questa delibera, perchè vorremmo una riapertura della vecchia struttura per fare in modo che le persone anziane non vengano mandate a casa dopo due giorni di degenza ma che possano trascorrere la post-degenza sempre all'interno di una struttura sanitaria».
"Ho l'orgoglio di aver messo il Comune in condizione di non dover sborsare 43 milioni di euro - ha ricordato il capogruppo della lista 'Prato con Cenni', Roberto Cenni -. Ora ci ritroviamo con un accordo che vedrà Comune e Provincia di Prato versare circa 12 milioni di euro più 1 milione e 300mila euro di spese, soldi a tutti gli effetti dei cittadini: si tratta di una cifra esorbitante rispetto a quello che era il potenziale accordo a cui la mia Amministrazione sarebbe arrivata se non fosse intervenuta la Provincia. Invito pertanto la Giunta a ripensare a questo progetto. Qualora questo non fosse possibile, chiedo all'Amministrazione di tenere comunque in considerazione alcuni punti dell'accordo precedente: un grosso investimento della Regione nella realizzazione di alloggi popolari, di cui Prato necessita, e soprattutto un investimento per i servizi sanitari, anche con l'attivazione da parte dell'Asl di progetti in ambito oncologico".
"Il mio voto è contrario - ha affermato la capogruppo di Forza Italia Rita Pieri - La proposta che era sul tavolo precedentemente era molto più vantaggiosa per il Comune rispetto all'accordo attuale. Per quanto riguarda poi la futura destinazione dell'area ex Misericordia e Dolce, credo che la nostra città abbia bisogno di un altro punto di riferimento sanitario sul territorio oltre al nuovo ospedale, per cui vorrei che in quello spazio fosse mantenuta una parte del presidio ospedaliero cittadino e dei servizi sanitari offerti ai pratesi".
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