Simone Faggi: “Vergognoso parlare di sistema Prato, la città è ben diversa”
Durante il processo sul rogo del Teresa Moda, in cui sono rimaste uccise sette persone, la titolare dell’azienda ha denunciato come tutti erano a conoscenza dello stato in cui lavoravano e vivevano gli operai, chiamando in causa i proprietari dell’immobile e i tecnici di Asm.
“Dopo queste dichiarazioni qualcuno ha parlato di “sistema Prato”, è inaccettabile – dichiara il vicesindaco Simone Faggi -. I titolari della confezione cinese gestivano l’azienda in maniera criminale, tutti coloro che sono correi in questo atteggiamento è giusto che paghino. Ma non si può parlare di un sistema perché la città di Prato e in particolare le istituzioni da sempre, se pur con strumenti diversi, hanno combattuto l’illegalità e lo sfruttamento dei lavoratori”.
Gli interventi portati avanti da Comune, Regione, Procura e forze dell’ordine vanno proprio in questa direzione: “Da sempre la città è disponibile con chi si mette in regola e rispetta diritti e doveri, il Patto per il lavoro sicuro è uno strumento in più per coloro che vanno in questa direzione, mentre per chi non lavora nella legalità non ci sono sconti – ribadisce il vicesindaco -. Prato è una città di persone oneste, artigiani e imprenditori che lavorano nella correttezza e nel rispetto dei lavoratori. Questa è la nostra città”.
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