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Comune di Prato

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04/11/2014 13:49
Ciambellotti Mariagrazia Istruzione Presentata, questa mattina, la terza edizione del percorso che partirà nelle prossime settimane. Accanto alla formazione anche il lavoro in team con i docenti di 4 consigli di classe

Torna il progetto "L'autismo a scuola": incontri, forum e laboratori in aula per favorire l'integrazione dei ragazzi

Negli ultimi 20 anni il disturbo sul territorio è aumentato del 600%. L'assessore Mariagrazia Ciambellotti: "Occasione fondamentale di conoscenza per impedire l'isolamento degli studenti"

Torna per il terzo anno il progetto "L'autismo a scuola", l'iniziativa promossa dal servizio Pubblica Istruzione del Comune di Prato che intende aumentare la consapevolezza degli istituti scolastici nei confronti del disturbo e sostenere i docenti nella formulazione e realizzazione dei piani educativi. Il percorso, che punta quindi a impedire l'isolamento dei bambini e dei ragazzi autistici a favore di una reale crescita del gruppo classe, è stato presentato questa mattina in Palazzo comunale dall'assessore all'Istruzione pubblica e Pari opportunità Mariagrazia Ciambellotti. All'appuntamento erano presenti anche i soggetti partner del progetto, che inizierà nelle prossime settimane: il direttore del servizio Tutela salute mentale infanzia e adolescenza dell'Asl 4 di Prato Marco Armellini, il referente provinciale per l'integrazione dell'Ufficio scolastico territoriale Roberto Santagata, la psicologa e psicoterapeuta della Fondazione Opera Santa Rita Francesca Faggi ed Eva Maggiorelli e Fernando Vannucci dell'associazione "Orizzonte autismo", la onlus che raccoglie i genitori di studenti autistici.

Gli alunni con diagnosi di autismo che frequentano le strutture della provincia di Prato sono circa 50: nel corso degli anni scolastici 2012-2013 e 2013-2014 il progetto "L'autismo a scuola" ha permesso di formare sul tema rispettivamente 163 e 103 insegnanti. "Vogliamo proseguire su questa strada - ha sottolineato l'assessore Mariagrazia Ciambellotti - e investire tempo ed energie in questa iniziativa. Non si tratta di un ciclo di aggiornamenti ma di un un'occasione fondamentale di conoscenza, sia per i ragazzi che per il corpo docente. Questa esperienza di inclusione sociale, che negli anni passati ci ha visti lavorare soprattutto sulla parte formativa, in questa edizione verrà affiancata da un momento di studio e valutazione diretta all'interno del contesto di classe. Abbiamo scelto di focalizzare l'attenzione, per questo secondo step, sulla scuola secondaria di primo e secondo grado, dove abbiamo riscontrato la necessità di approfondire questo aspetto e attivare un percorso che possa poi fare da apripista per tutte le altre realtà scolastiche della zona".

L'iter prevede, appunto, per l'anno 2014-2015 la formulazione e realizzazione dei piani educativi per 4 classi in cui si registra la presenza di studenti con autismo: si tratta, in particolare, degli istituti comprensivi "Gandhi", "Lippi" e "Puddu" per le medie e del liceo pedagogico e di scienze umane "Rodari" per le scuole superiori. Qui saranno coinvolti tutti gli insegnanti di classe, non solo quelli di sostegno, attraverso una serie di incontri in cui verranno affrontate diverse tematiche legate alla socializzazione dell'alunno e alle corrette strategie di inclusione da mettere a punto in aula. I quattro consigli di classe lavoreranno in team, affiancati da esperti e terapisti. Altra fase del progetto, la costituzione e supervisione di forum, gruppi di lavoro per la scuola dell'infanzia e primaria che - attraverso tre appuntamenti - avranno l'opportunità di formarsi e discutere del disturbo autistico. A tutto questo seguirà, infine, un evento conclusivo: una lezione magistrale durante la quale sarà possibile fare il punto della situazione e diffondere ulteriormente le linee guida sull'approccio, l'inserimento e l'integrazione dei soggetti autistici nella scuola.

"I disturbi autistici - ha ribadito il dottor Marco Armellini dell'Asl di Prato - sono in continua crescita: in 15-20 anni nella nostra zona, come un po' ovunque, si è rilevato un incremento di questa problematica pari al 600%. Il sistema scolastico è uno strumento prezioso per lavorare con gli alunni autistici, un ambiente in cui possono essere comprese realmente le difficoltà dei giovani e possono essere sperimentate le migliori tecniche di inserimento degli alunni. Dobbiamo mantenere alta l'attenzione su questo disturbo della comunicazione, promuoverne la conoscenza e fare in modo che la scuola sia una struttura davvero amica dell'autismo".



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