15/11/2014 13:26
Consiglio Comunale
Grande emozione stamani per il conferimento al Maestro della cittadinanza onoraria, la decima della storia pratese postbellica
Il regista Luca Ronconi nuovo cittadino di Prato
Ronconi fu l'ideatore e l'anima del Laboratorio di progettazione teatrale, voluto dal sindaco Landini e da Eliana Monarca, che divenne un modello a livello internazionale e punto di riferimento per molti intellettuali.
Accompagnato dallo squillo delle chiarine dei Valletti comunali e
dai rintocchi della campana civica "La Risorta" di Palazzo
Pretorio, Luca Ronconi ha fatto il suo ingresso nel Consiglio
comunale riunito stamani in seduta solenne per conferire al grande
regista teatrale la cittadinanza onoraria di Prato. Nel
50° anniversario della riapertura del Teatro Metastasio dopo la
fine della guerra, l'Amministrazione comunale ha deciso di
insignire Ronconi dell'onorificenza - la decima nella storia della
città dopo il conflitto mondiale - in segno di
ringraziamento per aver fatto del Met un palco di fama
internazionale con quel "Laboratorio di progettazione tearale" che
allora era solo una scommessa e che si rivelò ben presto
come fucina di grandi talenti ed innovazioni e come punto di
riferimento e modello per la scena artistica italiana e non solo.
Nella pergamena consegnata dal sindaco Matteo Biffoni si legge
infatti che la cittadinanza onoraria è offerta come
"riconoscimento per l'importante attività teatrale e
culturale in città e con il Teatro Metastasio, con la
creazione del Laboratorio di progettazione teatrale e tutta
l'intensa attività che ne è seguita, dando alla
città e al suo teatro fama internazionale e prestigio, oltre
alla riconoscenza di aver dedicato per Prato il suo genio,
l'impegno e la grande passione". Molto emozionato, e anche
sorpreso, Luca Ronconi, che ha rievocato gli anni '70 in cui il
Laboratorio teatrale mosse i primi passi: «Con riconoscenza e
sorpresa accolgo la cittadinanza onoraria di Prato, città in
cui mi trasferii a metà degli anni '70 con un gruppo di
attori e artisti per inventarci questo Laboratorio: fu un
esperienza centrale nella mia attività, non solo per il
teatro, ma anche per l'interesse e il confronto continuo con
artisti e intellettuali di altre discipline che vi parteciparono
numerosi, come Gae Aulenti (n.d.r.:
che infatti non a caso fece il primo progetto di restauro di
Palazzo Pretorio, che la colpì a prima vista per l'imponenza
e la bellezza) a Umberto Eco e Dacia Maraini. Non fu
soltanto un progetto teatrale, finalizzato allo spettacolo e
all'applauso, ma un processo di conoscenza. L'auspicio oggi
è che il futuro che verrà somigli di più a
quello anteriore che a quello attuale». «Celebrando
Ronconi Prato celebra anche amministratori pubblici come Lohengrin
Landini ed Eliana Monarca che di quel Laboratorio teatrale furono i
committenti - ha detto l'assessore alla Cultura Simone Mangani-
Un'esperienza unica, a cui si devono spettacoli
meravigliosi e la nascita del Fabbricone in un ex
magazzino». «Non c'era un modo migliore e
più bello per festeggiare il 50° anniversario della
rinascita del Metastasio e il 40° del Fabbricone - ha concluso
il sindaco Matteo Biffoni - Oggi celebriamo infatti un grande
uomo di cultura e la scelta di far nascere qui a Prato quel
Laboratorio di progettazione teatrale che diede alla
città un ruolo guida nella scena artistica internazionale.
Siamo davvero onorati che un nostro concittadino abbia
contribuito a scrivere la storia del teatro italiano. Grazie
Maestro».
cb
1521/14
Condividi su: