26/11/2014 16:00
Scuola
Oggi il punto della situazione tra l'assessorato, l'Usl e i vertici Ristorart
Mensa scolastica, ripristinate le condizioni di sicurezza la preparazione dei pasti torna ad Agliana
In via cautelativa il Comune aveva disposto l'utilizzo di altri centri di cottura. Dalle analisi effettuate appurate le condizioni di igiene di magazzino e cucina. L'assessore Ciambellotti: «Non abbasseremo la guardia sui controlli».
Da domani i pasti per la refezione delle scuole pratesi
tornerà nel centro cottura Ristorart di Agliana. Dopo i
controlli e le analisi effettuate dalla competente Asl 3 di Pistoia
e dal Nas dei Carabinieri, è stato infatti appurato che le
condizioni igieniche del magazzino e della cucina
dell’azienda sono nella norma e che i parassiti rinvenuti
nella pasta e nei ceci nei giorni scorsi venivano da fuori. Ma
l’assessorato alla Pubblica Istruzione non intende
sottovalutare gli episodi ed anzi annuncia che presto farà
un giro delle scuole per pranzare a mensa insieme ai bambini. Un
modo per verificare di persona e per mantenere alta
l’attenzione: «Sono fatti spiacevoli su cui vogliamo
mantenere il massimo della trasparenza – ha detto
l’assessore Maria Grazia Ciambellotti – Vogliamo
comunque tranquillizzare le famiglie sull’efficienza dei
controlli che vengono effettuati anche dai nostri ispettori e dalla
presenza della Commissione mensa comunale e in ogni scuola,
come sul fatto che non sono stati emessi provvedimenti di
alcun genere da Asl e Nas nei confronti dell’azienda. In via
cautelativa abbiamo deciso di far spostare la preparazione dei
pasti in altri centri cottura, ma adesso le condizioni di sicurezza
sono state ripristinate. In più l’azienda ha
autonomamente deciso di distruggere tutto il quantitativo di pasta
e cereali contenuti nel magazzino, in modo da eliminare ogni
possibile fonte di contaminazione». Infatti
l’azienda, come ha confermato l’amministratore di
Ristorart Nicola Capogreco come forma di autotutela ha preso la
decisione di avviare a smaltimento 26 quintali di merce per fugare
ogni minimo dubbio: «Siamo stati infestati
dall’esterno, ma la nostra risposta è stata pronta
– ha detto – Una decisione dolorosa, considerando poi
che la legge ci impedisce di redistribuire questa merce ad esempio
alle mense dei poveri, ma necessaria per eliminare ogni fonte di
possibile proliferazione dei parassiti. Inoltre come ulteriore
precauzione abbiamo ridotto ancora la rotazione delle materie prime
che vengono poste nel magazzino, già piuttosto breve, nel
senso che gli alimenti vengono consegnati e poi cucinati nei giorni
immediatamente successivi. Estenderemo i controlli anche nei
confronti della filiera e dei fornitori». Il primo caso
è avvenuto il 4 novembre con il ritrovamento di alcuni
parassiti, poi riconosciuti come esemplari del coleottero
“tenebrio molitor” dalle analisi di Asl e Nas, come ha
spiegato il dottor Giuseppe Vannucchi, direttore
dell’Unità Igiene alimenti e nutrizione della Asl 4.
Il secondo è del 20 novembre e stavolta nel passato di
ceci servito ai bambini di cinque scuole vengono notati dei puntini
neri poi riconosciuti come sitophilus. In base al capitolato, la
Ristorart è stata multata la prima volta dal Comune con una
sanzione di 2.000 euro e di 4.000 nel secondo: «La direzione
che seguiamo è quella della costante attenzione al servizio
– ha proseguito l’assessore – e quanto è
accaduto ci farà da sprone per migliorarlo».
cb
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