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Comune di Prato

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28/11/2014 11:28
sindaco Biffoni Dichiarazioni Gli incarichi dati ad avvocati esterni dalla precedente giunta sono sotto la lente della Corte dei conti

Biffoni replica a Forza Italia: «Un bilancio sfasciato e incarichi legali che destano perplessità. Questo è quanto avete fatto in cinque anni»

Il sindaco: «Visto lo stato in cui hanno lasciato il bilancio, sull’aumento delle tasse dovrebbero almeno tacere. E sull’assestamento si dovrebbero chiarire tra loro»

«Ci vuole una bella faccia tosta o la memoria molto corta per criticare l’aumento delle tasse  e la gestione degli incarichi legali: Forza Italia forse ha già dimenticato le condizioni in cui hanno lasciato il bilancio di questo ente e quanti soldi hanno speso in incarichi legali esterni, alcuni dei quali destano perplessità». Sulla Tasi il sindaco Matteo Biffoni è chiaro: «Se abbiamo dovuto aumentare la tassazione è perché hanno lasciato i conti in condizioni disastrose, come già nella precedente legislatura hanno affermato i sindaci revisori. E’ noto che era necessario correre ai ripari, come annunciava già a maggio la delibera 99/2014 varata dalla giunta Cenni. Abbiamo preso le distanze da quella delibera non tagliando i servizi e garantendo risorse alle scuole e al sociale, razionalizzando le spese dell’ente, ma consapevoli di dover far tornare i conti. E sull’assestamento dovrebbero almeno chiarirsi le idee, dal momento che il loro candidato sindaco, Roberto Cenni, si è astenuto in consiglio comunale. Inoltre, dovrebbero almeno avere il buon gusto di tacere e spiegare ai cittadini perché in un momento di ristrettezze hanno speso tanto in avvocati».

Decide di fare chiarezza il sindaco Matteo Biffoni a proposito del cosiddetto “tesoretto della gara del gas” che, secondo Alessandro Giugni (FI), non è stato ancora incassato anche, a suo dire, per la mancata conferma del legale, l’avvocato Santiapichi, che aveva assistito il Comune nel contenzioso. Dopo la sentenza del Tar a favore del Comune di Prato, Estra e Consiag si sono appellate al Consiglio di Stato e solo dopo la sentenza, prevista per il prossimo 15 gennaio, sapremo se è confermata la legittimità dell’aggiudicazione della gara in favore di Toscana Energia. Quindi è solo perché è ancora pendente un'azione legale promossa dalle controparti  sulla legittimità della aggiudicazione  che è non stato ancora possibile incassare le somme da Toscana Energia.  Per quanto  riguarda l’avvocato Santiapichi – legale esterno all’Ente – ha assistito il Comune di Prato nel contenzioso per la gara del gas non è stato confermato per la difesa nel giudizio di appello al Consiglio di Stato perché lo scorso giugno ha notificato al Comune stesso un decreto ingiuntivo per il pagamento di una somma di 35.961,75 euro, oltre interessi legali e spese delle procedura  monitoria. Una cifra richiesta per una prestazione professionale che l’avvocato sostiene di aver reso nel 2010 per rappresentare il Comune di Prato nella procedura davanti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato- Direzione Energia, nei confronti di Estra  spa ed Estra reti Gas srl ,per abuso di posizione dominante e comportamento anticoncorrenziale. Questa notula non è stata pagata sotto la giunta Cenni perché non era stato fatto nessun atto formale di incarico né il relativo impegno di spesa. Per poterlo pagare, dunque, il Comune avrebbe dovuto avviare una procedura di debito fuori bilancio. Sotto la vecchia amministrazione questa procedura è stata avviata dagli uffici, ma l’avvocato Santiapichi non ha voluto attendere l’esito e ha preferito presentare un’ingiunzione di pagamento. I Regolamenti comunali, oltre che logicità e buon senso, non consentono di conferire incarichi prettamente fiduciari a soggetti che hanno in corso cause con l’Ente: «Questi i motivi per cui l’avvocato Santiapichi, che ad oggi ha incassato ben 207.825,10 euro per prestazioni professionali rese per il Comune di Prato durante il mandato di Cenni, è stato sollevato dall’incarico. Ma Giugni non si preoccupi, in Consiglio di Stato il Comune sarà assistito da un bravissimo avvocato, il dottor Cintioli, ex Consigliere di Stato e docente di diritto amministrativo all’Università degli Studi di Roma,   scelto sulla base del proprio curriculum professionale. In generale per le azioni legali, comunque, preferiamo avvalerci dell’ufficio legale interno all’ente che vanta ottime professionalità senza dover spendere per incarichi ad avvocati esterni come faceva abitualmente la precedente amministrazione».

«Sulla modalità di conferimento degli incarichi legali a professionisti esterni da parte della giunta Cenni e sulle spese notevoli per pagare avvocati di fiducia ci sono parecchi dubbi – sottolinea il sindaco Biffoni -. Tanto che non io, ma l’ex direttore generale Pinzuti, nominato da Cenni stesso che lo ha premiato anche con una lettera di encomio, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti ravvisando un aumento esponenziale dei costi per incarichi legali esterni nel periodo 2009-2013, oltre che delle anomalie nelle procedura di scelta dei professionisti esterni incaricati».

red

1609/14

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