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Comune di Prato

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29/11/2014 14:53
La Prato che verrà Partecipazione Oggi la giornata conclusiva de "La Prato che verrà" con 4 tavoli partecipativi

Una piazza che deve vivere più di giorno, con nuove funzioni e una mobilità sostenibile: ecco come i pratesi vorrebbero piazza Mercatale

Il punto di partenza comune è che cambiare è necessario. Mobilità, trasporto pubblico e decoro i problemi principali. Il sindaco: «Piazza Mercatale sarà l'asse portante del centro storico».

Far vivere la piazza soprattutto di giorno e riqualificarla partendo da una mobilità più razionale, dal ripensamento del sistema parcheggi e dalla diversificazione delle funzioni: solo così la più grande piazza medievale d'Europa ritornerà ad essere davvero una piazza e non solo un parcheggio e una rotatoria del traffico nella zona nord della città. Sono alcune delle linee principali tracciate dalla giornata conclusica de "La Prato che verrà", l'evento partecipativo organizzato dal Comune di Prato oggi all'Urban Center di via Mazzini per disegnare insieme alla città la piazza Mercatale del futuro, non più solo un parcheggio, ma uno spazio vitale e a misura d'uomo da ripensare sulla base della vivibilità e dell'equilibrio tra residenti, commercianti e frequentatori. Dopo i due incontri pubblici del 14 e del 21 novembre, la terza giornata ha visto l'organizzazione di quattro tavoli di confronto tra le idee più significative sul futuro della piazza Mercatale, raccolte attraverso il sito web www.comune.prato.it/lapratocheverra: 50 persone tra residenti, commercianti e frequentatori hanno partecipato alla discussione su "Vivibilità, idee per una piazza sicura e di qualità", coordinato dal vicesindaco Simone Faggi, "Residenti, esercenti, giovani, turisti: idee per la piazza di tutti", coordinato da Daniela Toccafondi, assessore allo Sviluppo Economico, "Camminare, guidare, sostare: idee per una nuova mobilità", coordinato da  Filippo Alessi, assessore alla Mobilità, e "Il futuro dell’antica piazza: idee per un nuovo volto urbanistico, coordinato da Valerio Barberis, assessore all’Urbanistica.

Le conclusioni sono state affidate al sindaco Matteo Biffoni, che ha ringraziato tutti i presenti per il loro fattivo contributo: «La partecipazione e il confronto sono degli strumenti di arricchimento irrinunciabili per cambiare il volto della città che amiamo e sono davvero colpito dalla concretezza e dall'efficacia delle proposte avanzate - ha affermato il sindaco - Adesso toccherà all'Amministrazione comunale approfondire i temi trattati dando realizzazione in tempi brevi ad alcuni elementi e programmandone altri più a lunga gittata. Piazza Mercatale ha bisogno di ritornare al suo ruolo originario e nella Prato che verrà sarà l'asse portante del centro storico».

Tante le idee esposte e gli spunti di riflessione, partendo però dalla comune convinzione che un cambiamento è necessario: così come è attualmente la piazza è percepita unicamente come un parcheggio, come ha evidenziato il sondaggio telefonico fatto realizzare dal Comune. Tre i problemi principali posti sui quattro tavoli da più voci: trasporto pubblico da modificare, mobilità e decoro.

Così per quanto riguarda l'aspetto urbanistico, al tavolo coordinato da Barberis alcuni hanno proposto di ripensare il tondo con l'eventuale sfoltimento degli alberi, che non valorizzano la grandezza e la profondità della piazza e aumentano la percezione di insicurezza. Come da ripensare è il rapporto tra persone e macchine: «E' stato interessante e costruttivo che piazza Mercatale venga percepita come un tassello del centro storico e dell'intera città, non una cosa a sè stante - ha detto Barberis - Da qui infatti la necessità di riqualificare l'intero Quartiere e le sue vie d'accesso». Una posizione condivisa anche dai tavoli guidati dagli assessori Alessi e Toccafondi, soprattutto per alleggerire la pressione del traffico e dei mezzi pesanti in via Santa Margherita e via San Giorgio: tra le proposte la che interessano questa zona a latere di piazza Mercatale la creazione di un percorso artistico con il restauro del Tabernacolo di Filippo Lippi da parte della scuola Tintori di Vainella, che si ricolleghi agli affreschi in Duomo e favorire l'apertura di botteghe artigiane nei fondi sfitti attraverso sgravi fiscali e contributi: «Si chiama piazza Mercatale per un motivo preciso e per questo si deve riappropriare di certe funzioni che la facciano vivere di più ad ogni ora del giorno, oltre quindi ai locali - ha affermato l'assessore Toccafondi - Quindi questo bellissimo spazio deve riempirsi di iniziative culturali e artigianali di qualità. Ad esempio potrebbe essere trasferito qui il Mercato agroalimentare della filiera corta Terra di Prato».

E il traffico? Le proposte riguardavano mobilità sostenibile, riorganizzazione del sistema parcheggi e un cambio di passo in termini di viabilità all'interno della piazza ma anche nelle strade e zone limitrofe: ampia e approfondita la partecipazione, con i cittadini che hanno più volte ribadito la necessità di realizzare una vera integrazione tra i parcheggi esistenti, valorizzando le aree di sosta del centro storico, prima fra tutte quella del Serraglio. Numerosi, poi, i riferimenti ai mezzi di spostamento alternativi: i partecipanti all'incontro hanno infatti sottolineato l'importanza di introdurre bus elettrici e di mettere a punto collegamenti tra i tratti di pista ciclabile per ridurre l'uso delle auto e allentare così la pressione su piazza Mercatale, satura di macchine. Attualmente sono infatti circa 60mila i veicoli che ogni giorno transitano nella zona nord lungo la direttrice nord-sud. "È stata una discussione stimolante e interessante - ha spiegato l'assessore alla Mobilità Filippo Alessi al termine del confronto -. I cittadini hanno dimostrato di avere una percezione matura della situazione e di avere le idee chiare sullo sviluppo futuro dello spazio. Le richieste riguardano principalmente il riordino della piazza in termini di traffico e la valorizzazione dei parcheggi che sorgono intorno. Abbiamo ascoltato tutte le istanze e preso nota delle criticità e dei punti di forza. Come già spiegato ai residenti oggi, stiamo lavorando sull'infomobilità. Abbiamo fatto un bando per ottenere fondi e installato alcuni sensori che ci permetteranno, nel tempo, di avere una mappatura completa ed esauriente dei flussi viari, rilevati grazie a sofisticati programmi tecnologici".

Interessante e partecipativo il dibattito che si è svolto al tavolo coordinato dal vicesindaco Simone Faggi sul tema della vivibilità della piazza e delle strade limitrofe. Molti i temi trattati: la necessità di una maggiore pedonalizzazione della piazza, la risistemazione del giardino così come previsto nel suo disegno iniziale, una maggiore illuminazione, la collocazione di mercati di diverso tipo all'interno della piazza. Alta l'attenzione anche per la sicurezza della piazza e delle zone limitrofe con la proposta di interventi diretti e immediati. "Dal tavolo - ha affermato il vice sindaco Simone Faggi - é emersa la necessità da parte dei cittadini di riappropriarsi dello spazio della piazza, di trasformarla da il "non luogo" che è adesso, a un luogo vivibile con al centro il cittadino e le sue necessità".

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