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Comune di Prato

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05/12/2014 12:33
Polizia Municipale Polizia municipale La confezione non aveva mai pagato la tassa sullo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali

Trasporta e smaltisce abusivamente rifiuti, ma risulta irreperibile sul territorio comunale

Individuato dalla Polizia Municipale grazie ad un controllo su strada.e alla segnalazione di un cittadino che ha visto scaricare i sacchi nei cassonetti
Trasporta e smaltisce abusivamente rifiuti , ma è irreperibile sul territorio comunale. E’ accaduto in via Colombo, dove un uomo e una donna di nazionalità cinese sono stati sorpresi da un cittadino  mentre scaricavano dalla macchina alcuni sacchi di ritagli tessili e li gettavano nei contenitori posti accanto ai giardini pubblici,  riempiendoli per tutta la loro capacità. Il testimone è riuscito però a prendere la targa dell’autovettura ed a segnalarla alla Polizia Municipale. L’attività di indagine, condotta dal Nucleo Ambientale dei vigili, ha permesso di risalire al trasgressore, nonché proprietario del veicolo, L.Y. di 41 anni, che però risultava irreperibile all’Anagrafe comunale. Inoltre lo stesso non risultava titolare di alcuna ditta attiva nel Comune di Prato ed il suo ultimo rapporto lavorativo risaliva all’anno 2009. Dal controllo della carta di circolazione di una macchina fermata su strada in orario notturno si è potuto notare che il precedente proprietario della vettura risultava essere proprio il cinese ricercato per il reato di gestione illecita di rifiuti e che l’attuale possessore risultava essere suo fratello, quest’ultimo titolare di una confezione tessile a Tavola. E’ stato pertanto effettuato un controllo presso i locali di tale ditta dove sono stati ritrovati degli scarti in maglia identici a quelli buttati nei cassonetti di via Colombo. Inoltre la confezione non aveva mai provveduto a pagare la tassa sullo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali. Secondo quanto ricostruito, l'uomo avrebbe provveduto assieme alla sua compagna L.F., di 28 anni,  a prendere gli scarti dalla ditta del fratello per poi smaltirli illecitamente all’interno dei vari cassonetti della città. Pertanto tutti e tre i cittadini cinesi sono stati deferiti all’ Autorità Giudiziaria  per aver concorso nell’attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti in assenza delle necessarie autorizzazioni e dovranno adesso scontare una pena che prevede l’arresto da tre mesi ad un anno oppure pagare un’ammenda da 2.600  a  26.000 euro.     

cb

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