10/12/2014 17:52
Tributi
Il Comune di Prato non ha avuto danni da alluvioni, ancora non pubblicato il decreto
Imu e Tasi, necessario un chiarimento urgente dal ministero
Il sindaco: "Appena ci saranno certezze attiveremo un numero verde per i cittadini"
Il sindaco di Prato Matteo Biffoni ha chiesto un chiarimento
urgente sul decreto che sospenderebbe il pagamento dei tributi per
i Comuni alluvionati. Secondo quanto comunicato in una nota del
ministero dell'Economia e delle Finanze nella lista dei Comuni
interessati ci sarebbe anche Prato, che però non ha subito
danni da alluvioni tra settembre e dicembre e, quindi, non ha mai
avanzato alcuna richiesta né attraverso i propri uffici
né attraverso la Protezione civile regionale. Un problema
analogo per molti altri Comuni toscani che a oggi si ritrovano in
una situazione ancora tutta da chiarire. "Dopo la pubblicazione del
comunicato stampa del Mef abbiamo subito chiesto come mai Prato
fosse considerato un Comune alluvionato e se la sospensione
riguardasse solo i tributi nazionali o anche quelli locali come Imu
e Tasi, ma ad oggi non abbiamo ricevuto risposte sicure - spiega il
sindaco -. Il decreto non è stato ancora pubblicato e
quindi, a così pochi giorni dalla scadenza, si ha un doppio
rischio: se i cittadini pagano e viene confermata la sospensione
potrebbero non poter usufruire dei tempi più lunghi previsti
dal decreto, ma dall'altra parte se la sospensione non ci
sarà il termine ultimo del 16 dicembre resta in vigore e in
caso di inadempimento l'Agenzia delle Entrate farà pagare
una mora". Il Comune di Prato metterà in campo qualunque
mezzo per aiutare i cittadini ad essere informati: "Non appena
anche noi avremo informazioni certe attiveremo uno sportello
dell'Urp dedicato e un numero verde, oltre a dare notizie
dettagliate sul sito del Comune e sui nostri social network
ufficiali - aggiunge l'assessore al Bilancio Monia Faltoni -.
Intanto chiediamo ai cittadini di restare sempre informati
attraverso il sito del Comune di Prato. Ricordo che, in ogni caso,
fino a quando non verrà pubblicato il decreto
ministeriale il termine resta quello del 16 dicembre".
red
1693/14
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