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Comune di Prato

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16/12/2014 14:46
Barberis Valerio Urbanistica L'operazione, per un importo complessivo totale di quasi 6 milioni di euro, rientra nel piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune e consente di dismettere affitti passivi

Palazzo Pacchiani, via libera al progetto preliminare di recupero per ospitare uffici comunali

In un'ala della struttura č giā presente l'Urp della Polizia municipale. L'assessore Barberis: "Occasione per rivitalizzare una porzione del centro storico. L'Urban Center al piano terrā verrā mantenuto"

Dare nuova vita al quartiere, valorizzando il patrimonio immobiliare comunale e ricollocando una serie di uffici dell'Amministrazione con un netto risparmio in termini di affitti passivi. Questi gli obiettivi della Giunta comunale che, su proposta dell'assessore all'Urbanistica e ai Lavori pubblici Valerio Barberis, ha approvato il progetto preliminare per il recupero funzionale del complesso di Palazzo Pacchiani per un importo complessivo totale di quasi 6 milioni di euro (5.898.700 è il quadro economico ipotizzato).

L'intervento, di cui si inizia a studiare la concreta fattibilità, rientra nel piano di riorganizzazione degli uffici comunali e prevede, oltre che il rilancio di un ampio comparto della città storica, anche e soprattutto la rigenerazione di uno dei più significativi esempi di palazzo nobiliare della fine del '700, poi trasformato in importante opificio industriale. La struttura presenta fasi di sviluppo fino alla metà del secolo scorso e costituisce una valida testimonianza dei diversi momenti dell'edilizia produttiva pratese. In un'ala del palazzo sono già presenti gli uffici Urp della Polizia municipale: l'intenzione della Giunta è studiare una soluzione che consenta, a progetto ultimato, di trasferire in via Mazzini una serie di servizi, facilmente accessibili ai cittadini.

"Potrebbero essere gli uffici tecnici del settore dell'Edilizia privata, dell'Urbanistica e dello Sviluppo economico, compreso il Suap - spiega l'assessore Valerio Barberis -. In questo modo, avremmo un polo unico molto articolato, con l'Urban Center che verrebbe comunque mantenuto al piano terra. Si tratta, in ogni caso, ancora di ipotesi progettuali: la delibera è un semplice atto di indirizzo necessario per fare scelte strategiche, approfondire gli studi di fattibilità tecnico-economica e individuare gli strumenti e le risorse attraverso cui finanziare il piano di restyling. Quel che è certo - prosegue Barberis - è che si tratta di un'operazione importante perché ci offre l'occasione per rivitalizzare una porzione del centro storico, portandovi all'interno centinaia di dipendenti pubblici e utenti, oltre alla possibilità di dismettere affitti passivi, con risparmi per le casse dell'Ente di non poco conto".

gg

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