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Comune di Prato

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19/12/2014 12:00
pecci Cultura Stamani il sopralluogo con l'assessore all'Urbanistica Valerio Barberis

Al via i lavori per la riqualificazione dell'edificio "vecchio" del Centro Pecci

L'investimento è di 3,5 milioni, di cui 2 finanziati dalla Regione Toscana e 1,5 dal Comune. La sala conferenze sarà raddoppiata e resa indipendente e all'esterno ci sarà una grande piazza con area verde

Ammonta a 3,5 milioni di euro l'investimento per il progetto di riqualificazione dell'edificio esistente e degli spazi esterni del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, approvato la scorsa settimana dalla giunta comunale su proposta dell'assessore all'Urbanistica e ai Lavori pubblici Valerio Barberis. Il maxi intervento si inserisce nel programma di rilancio della struttura, già avviato con l'ampliamento curato da Maurice Nio, e consentirà di portare a termine il percorso di restyling strutturale e di immagine intrapreso dal museo.

L'operazione è divisa in due lotti: il primo prevede il restauro dello stabile Gamberini - per una somma pari a 2 milioni di euro finanziati dalla Regione Toscana -, mentre il secondo riguarda la sistemazione definitiva dell'area esterna al Centro Pecci per un totale di 1,5 milioni di euro a carico dell'Amministrazione comunale (somma, questa, suddivisa a sua volta in due lotti funzionali pari a 800mila e 700mila euro).

"Queste opere - afferma l'assessore all'Urbanistica Valerio Barberis - vanno a rafforzare ulteriormente il ruolo del Pecci come centro per l'arte contemporanea regionale. Il fatto che la Regione abbia deciso di destinare totalmente al Pecci i fondi europei di un prgetto sull'arte contemporanea dimostra il forte interesse nei confronti di questa struttura, su cui anche l'Amministrazione continua ad investire con una serie di interventi, sia per quanto riguarda l'esterno che la riqualificazione dell'edificio Gamberini, pensati per la collocazione e relazione dell'edificio nel contesto urbano cittadino".

I lavori per la parte esterna inizieranno a breve: la conclusione della prima fase è fissata per maggio 2015. La riqualificazione darà un nuovo volto all'edificio originario, con una serie di importanti novità, prima fra tutte lo spostamento della vecchia biblioteca del Centro dal piano terra al piano seminterrato dell'ampliamento, dove erano originalmente previsti gli uffici amministrativi del museo. Il progetto include poi la dislocazione di tutti gli uffici al piano della corte fra il vecchio e il nuovo stabile, con l'eccezione di quelli del direttore e del presidente che saranno sistemati al piano terra, collegati direttamente con gli uffici al piano inferiore attraverso una scala di servizio: questo consentirà all'Amministrazione comunale di rientrare in possesso dei locali degli attuali uffici che, insieme agli spazi della vecchia biblioteca, potranno essere impiegati per altre finalità legate all'attività del Centro e comunque essere messi a reddito. La saletta conferenze verrà ampliata, con un aumento della capienza che passerà da 99 a 170 persone e con aperture all'esterno che garantiranno anche l'utilizzo indipendente della sala. Infine, il primo piano, a oggi zona di accesso dagli uffici, che verrà convertito e trasformato per accogliere in pianta stabile una web tv.

Sarà invece una piazza l'elemento trainante del progetto definitivo degli spazi esterni del Pecci. Il piano individua, in particolare, la realizzazione dello spazio con una forte connotazione urbana sul lato di viale della Repubblica e un anello di raccordo intorno alla struttura, lasciando il resto dell'area a verde. La piazza di accoglienza sarà collegata pedonalmente al viale della Repubblica e guiderà i visitatori verso l'ingresso: l'attuale proprietà del museo sarà dunque allargata sul lato del viale e lato uffici Pecci con l'eliminazione di via Fonti di Mezzana nel tratto fra il Centro e gli uffici amministrativi del museo, tratto che verrà "inglobato" nel grande prato che sorgerà intorno al polo espositivo. La zona a verde verrà modulata con leggeri rilievi di terreno che sul lato sud avranno, tra le altre cose, la funzione di abbattimento dell'inquinamento acustico della declassata, mentre la restante parte del giardino sarà a disposizione per l'eventuale ricollocazione di opere d'arte del museo o per nuove installazioni. Il progetto definisce, infine, la strutturazione del parcheggio pubblico lato declassata nelle vicinanze dell'Art Hotel e il posizionamento delle nuove fermate della linea di autobus Firenze-Prato-Pistoia. Questa area, che comprenderà in futuro un collegamento con il parcheggio scambiatore lato sud, potrà essere oggetto di un concorso internazionale.

cb

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