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Comune di Prato

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29/12/2014 15:07
sindaco Biffoni Politiche Sociali Avrà una durata di 2 anni e vedrà impegnati da 5 a 10 detenuti circa la cui idoneità sarà valutata da una equipe interna

Firmata la convenzione per l'inserimento lavorativo dei detenuti

Il sindaco Biffoni: "Prima volta per Prato. Permetterà il reinserimento sociale dei detenuti che renderanno un servizio alla cittadinanza con lavori di pubblica utilità"

Questa mattina il sindaco Matteo Biffoni e il direttore della Casa circondariale La Dogaia Vincenzo Tedeschi hanno firmato la convenzione per l'inserimento lavorativo dei detenuti. Presente anche l'assessore alle Politiche sociali Luigi Biancalani.

"E' la prima volta - afferma il sindaco Matteo Biffoni - che a Prato si mette in atto una convenzione del genere e di questo, come Istituzione, siamo orgogliosi. L'attivazione di questa convenzione, che partirà a gennaio e avrà una durata di due anni, permetterà il reinserimento sociale di detenuti scelti in base a requisiti giuridici specifici e valutati da un equipe interna, e farà sì che attraverso un lavoro di pubblica utilità questi possano rendere un servizio per la cittadinanza".

I detenuti scelti svolgeranno attività di pulizia strade, manutenzione di verde pubblico, restauro di siti di interesse pubblico e potranno essere impegnati in attività formative per il recupero di lavori artigianali ormai in disuso.

Saranno individuati un numero di detenuti, da 5 a 10 circa, per i quali sussistano le condizioni per l'ammissione al lavoro all'esterno, alla semilibertà, all'affidamento in prova al servizio sociale, ai permessi o alle licenze, e il Comune per il loro compenso si avvarrà dello strumento della “borsa lavoro” il cui importo sarà deciso in base al tipo di lavoro e alla sua durata. La borsa lavoro sarà gestita attraverso il SISAL “Servizio di inclusione sociale e di accompagnamento al lavoro”, il servizio che gestisce a livello intercomunale i reinserimenti socio-lavorativi delle persone svantaggiate.

"Ad oggi - afferma il direttore della casa circondariale Vincenzo Tedeschi - all'interno della nostra struttura ci sono 570 detenuti, circa 100 in meno rispetto allo scorso anno. Il 45% di questi è straniero. Siamo felici di poter attivare questa convenzione che rappresenta una possibilità concreta di reinserimento per i detenuti, così come prevede la nostra Costituzione, sia un'occasione di utilità e risparmio economico per la cittadinanza. Al momento oltre ai detenuti in semi libertà altri tre soggetti stanno svolgendo servizio all'archivio del tribunale di sorveglianza di Firenze nella sua sede pratese.

1801/14

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