Operatori di strada, a febbraio il via al progetto per contrastare la tossicodipendenza nelle zone 'sensibili' del centro storico
Saranno tre e interverranno a partire dagli inizi di febbraio, gli operatori di strada del progetto "Outsiders", il percorso di interventi rivolti a gruppi marginali del territorio pratese e, in particolare, a soggetti tossicodipendenti che si muovono all'interno delle zone 'calde' del centro storico. L'iniziativa - per un importo di spesa totale pari, per l'intero 2015, a 56mila euro di cui 40mila provenienti dalla Regione Toscana, 8mila dal Comune di Prato e 8mila dall'Asl - è stata presentata questa mattina in Palazzo comunale dal vicesindaco Simone Faggi e dall'assessore alle Politiche Sociali Luigi Biancalani insieme al direttore del Sert dell'Asl 4 Antonella Manfredi, al direttore della Società della Salute e responsabile zona-distretto dell'Asl 4 Michele Mezzacappa, alla coordinatrice del progetto Giovanna Campioni (della cooperativa C.A.T) e a Daniele Bertusi, sempre della cooperativa C.A.T.
"Questo piano partirà a breve, tra la fine di questo mese e gli inizi di febbraio, e durerà per tutto il 2015. Non crediamo sia la soluzione definitiva al problema ma un valido strumento, uno dei possibili da mettere in campo, per monitorare la situazione e avvicinare le persone affette da dipendenza da sostanze ai percorsi di recupero - ha sottolineato il vicesindaco Faggi -. Tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo, invece, daremo l'avvio, in parallelo, a una seconda fase che riguarda la mediazione sociale: l'attenzione in questo caso sarà concentrata su altri luoghi, come piazza Mercatale o i giardini della Passerella, in cui gli operatori si occuperanno di affrontare al meglio i conflitti esistenti e di intervenire per sanare le problematiche riscontrate, criticità importanti anche da un punto di vista della pubblica sicurezza".
"Il progetto Outsiders nasce anche sulla base dei dati che ci sono stati forniti dal Sert - ha aggiunto l'assessore alle Politiche Sociali Luigi Biancalani - e che dimostrano un aumento preoccupante e vertiginoso, rispetto al passato, delle overdose in città. La Regione Toscana ci ha consentito, attraverso un finanziamento importante, di realizzare questa attività con gli operatori di strada attraverso cui riusciremo ad avere un quadro più chiaro della situazione attuale e a portare avanti un controllo più efficace del territorio grazie alla professionalità e alla preparazione degli addetti. Si tratta, non a caso, di professionisti che parleranno con i soggetti in questione, cercheranno di conoscerli, di ascoltare le loro storie e di indirizzarli verso le strutture preposte per iniziare, ove possibile, un percorso di sostegno".
Gli operatori, muniti di apposito tesserino di riconoscimento e dotati di materiale informativo, organizzeranno tre uscite settimanali: lavoreranno sempre in coppia e, ogni volta, per quattro ore. L'orario di intervento potrà essere distribuito al mattino o alla sera, a seconda delle esigenze e delle necessità. Si muoveranno inoltre a bordo di un furgone riconoscibile a cui i tossicodipendenti potranno fare riferimento poiché stazionerà in punti ben precisi e visibili del centro.
Nel 2014 sono stati 146 i casi presunti di overdose (dati tuttavia da verificare): l'88% dei soggetti non erano persone conosciute dal Sert contro il 12% di persone note invece al servizio. Di questo 12%, 6 casi erano in trattamento al Sert mentre 12 non erano seguiti dalla struttura specializzata nella gestione delle dipendenze da sostanze. L'età media si aggira intorno ai 40 anni, con un aumento dei giovani che si affidano all'attività del centro di recupero dell'Asl. Ma non è tutto. Nel 2013 erano 2 i casi di adolescenti affetti da dipendenza da droga, con età inferiore ai 18 anni: nel 2014 i casi segnalati sono stati invece 4. Infine, sempre nel 2013, i giovani dai 18 ai 21 anni seguiti dal Sert erano 14. Tre le sostanze più utilizzate. Nell'ordine: cannabis, cocaina ed eroina, tutte acquistabili a basso prezzo e quindi facilmente reperibili sul mercato, illegale, della droga. "Possiamo dire - ha concluso l'assessore Biancalani - che c'è stato un ritorno al passato che ci preoccupa, ovvero il ritorno alla siringa".
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