Operazione decoro al Macrolotto 0, bilancio positivo per la prima ripulitura dei muri dai graffiti

Bilancio positivo per la prima fase dell'operazione decoro al Macrolotto, in cui sono stati ripulite e ritinteggiate decine di muri imbrattati con numeri di telefono e idiogrammi con annunci pubblicitari: da dicembre ad ora sono stati realizzati oltre 300 interventi disseminati tra via Pistoiese, via Filzi e le loro traverse da parte delle ditte specializzate Pacianti e Lastrucci di Prato, incaricate dall'assessorato all'Ambiente, per un costo totale di circa 6.000 euro. A conclusione di questa prima parte, stamani l'assessore Filippo Alessi ha effettuato un sopralluogo nella zona, che in molti casi ha decisamente cambiato volto restituendo un immagine più curata: «Per noi è stata un pò una scommessa e siamo rimasti piacevolmente sorpresi della risposta data dalla comunità cinese e del fatto che appunto i graffiti non sono stati rifatti dove avevamo ripulito. Il risultato è frutto del lavoro condiviso svolto non solo dagli Uffici Qualità spazi pubblici e Centro Storico, ma anche dall'Immigrazione e dalla Polizia Municipale. L'obiettivo è infatti proseguire in un doppio binario che da una parte assecondi la scelta di civiltà di tenere gli spazi puliti, con incontri con le associazioni cinesi da parte dei mediatori culturali e una campagna di comunicazione mirata, dall'altra mantenga l'aspetto sanzionatorio con multe da 25 euro a 200 euro per chi viene trovato ad imbrattare i muri». Per richiamare al senso di civiltà e rendere noto il divieto saranno distribuiti nei prossimi giorni oltre 1.000 volantini e manifesti informativi in circoli, bar e luoghi di ritrovo dell'area.

Adesso partirà la fase due del progetto, che prevede la rimozione di bigliettini e manifesti incollati a gronde, pali della segnaletica, sportelli e cassette delle lettere diventati degli improvvisati tazebao. Un lavoro più difficile della ritinteggiatura, perchè comporta l'uso di solventi che sciolgano la colla. L'opera sarà eseguita da Asm Servizi, con la possibilità di avvalersi del bando Linea 6 per lavori di utilità collettiva eseguiti da disoccupati colpiti dalla crisi industriale del Distretto.