Dopo 25 anni sarà riqualificata l'area di viale Marconi a confine con il campo nomadi
Sarà completamente riqualificata l'area che si affaccia sul viale Marconi occupata abusivamente da 7 nuclei familiari Rom al confine con il campo nomadi regolare. Un problema che si trascina da più di 25 anni e a cui finora non era stata data soluzione: l'intervento è stato illustrato stamani dal vicesindaco ed assessore alle Politiche di cittadinanza Simone Faggi, dall'assessore all'Urbanistiva Valerio Barberis e dall'assessore ai Servizi sociali Luigi Biancalani.
L'occasione per la risistemazione dell'area è stata fornita dal Piano di recupero 295, proposto da Marconi Multiarea s.p.a. che ha chiesto il cambio di destinazione d'uso da produttivo a commerciale, direzionale e servizi di un immobile posto sull'altro lato del viale Marconi. L’attuazione del Piano è stata subordinata dall'Amministrazione comunale alla stipula una convenzione che oltre agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria prevede per la Marconi Multiarea l'extraonere di realizzare il parcheggio pubblico su tutta l’area per 3225 mq in tutto (150 posti auto in tutto) e varie opere tra cui la recinzione con la realizzazione di un muro perimetrale in cemento armato con sopra rete orsogrill lungo tutta l’area di sosta temporanea per 200 metri e la formazione di un terrapieno a scarpata lungo la recinzione stessa. In seguito a sopralluoghi effettuati nel novembre scorso sono emerse alcune necessità, sia per motivi di sicurezza dell’area di sosta temporanea, che per assicurare l’accessibilità alle carovane per fiera e spettacoli viaggianti: in particolare la necessità di realizzazione di una ulteriore uscita dall'area di sosta temporanea con cancello per il passaggio di camion per fiere e spettacoli viaggianti: «L'esigenza era quella di riqualificare e riprogettare l'area, che avrà un nuovo profilo e una sosta più ordinata, completamente ripavimentata, prevedendo anche lo spostamento dell'isola ecologica dal fronte di viale Marconi al lato interno che guarda il parcheggio Tir, ad uso del campo nomadi - ha spiegato l'assessore Barberis - In prospettiva c'è la possibilità di realizzare sull'argine del Bisenzio un prolungamento ciclopedonale con collegamento al Centro Pecci da una parte e a Gonfienti dall'altra attraverso un nuovo ponticino». Negli ultimi 25 anni sono stati davvero troppi i disagi subiti dagli abitanti di questa zona a causa di una situazione di degrado che non può proseguire oltre - ha detto il vicesindaco Faggi - Noi intendiamo risolvere i problemi e dargli soluzione: quest'area ad uno degli ingressi della città ha bisogno di una riqualificazione dal punto di vista urbanistico, ambientale e sociale». Un intervento a doppio binario quindi, di non facile soluzione, perchè delle 30 persone che vivono nell'accampamento abusivo, tra cui vari minori che vanno a scuola in zona, alcuni sono residenti a Prato, mentre altri provengono da città diverse e alcuni hanno problemi di disabilità. Accanto a loro il campo nomadi regolare, che ospita 90 Sinti (in tutto in città sono 220), con regolare permesso di sosta: «Si tratta di 30 persone che da anni vivono nel degrado e con situazioni sociali diverse e problematiche - ha aggiunto l'assessore Biancalani - Il nostro obiettivo è dare la risposta più idonea nel rispetto della dignità delle persone».
Entro febbraio i lavori dovranno iniziare e in concomitanza i nuclei familiari abusivi dovranno lasciare l’area a verde. Subito dopo Asm si occuperà della rimozione dei rifiuti ingombranti. Durante la fase di esecuzione dei lavori da parte della Marconi Multiarea l'area sarà recintata e resa inaccessibile per scoraggiare nuovi insediamenti abusivi e scarichi abusivi.
cb
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