"Route -To - Pa", il progetto europeo per migliorare la trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni
E' stato presentato questa mattina in palazzo Comunale "Road -To - Pa" ( Raising Open and User-friendly Transparency-Enabling Technologies fOr Public Administrations), il progetto europeo per migliorare la trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni condotto dall'Università di Salerno con 11 partner da 6 Paesi diversi e di cui il Comune di Prato è parte molto attiva.
Il progetto, che ha preso il via il 1° febbraio 2015, ha come obiettivo quello di sviluppare e sperimentare, direttamente sul campo, piattaforme ICT per gli Open Data che siano innovative e attraenti per gli utenti, allo scopo di assicurare un accesso amichevole, consapevole ed efficace agli Open Data offerti dalle Pubbliche Amministrazioni. Per questo scopo cruciale è il principio della diffusione dei social network che sono il fulcro attorno a cui ruota il coinvolgimento attivo dei cittadini, utilizzando la collaborazione sociale per facilitare la comprensione e l’utilizzo efficace degli Open Data.
"E’ importante che la trasparenza venga intesa non come un semplice dovere normativo ma accolta come un vero e proprio modo di fare - ha affermato l'assessore all'Agenda digitale Benedetta Squittieri -. Necessario che i cittadini possano comprendere in maniera immediata i dati e quindi utilizzarli. Presupposto questo fondamentale per coinvolgerli nei processi organizzativi che riguardano la loro città».
Il progetto è condotto dall’Università di Salerno con altri 11 partner da 6 Paesi diversi (Francia, Irlanda, Olanda, Polonia e Gran Bretagna): Centre National de la Recherche Scientifique (France), Wise & Munro Learning Research (The Netherlands), Insight Center for Data Analytics, National University of Ireland, Galway (Ireland), Warsaw School of Economics (Poland), Utrecht University (The Netherlands), Ancitel (Italy), Ortelio (UK), Den Hague.
"Route-To-Pa - ha affermato il professor Vincenzo Scarano dell'Università di Salerno - mette insieme esperti provenienti da più discipline puntando sulla funzione “sociale” della Rete, che rende possibili il dialogo e la discussione, in un’ottica di scambio e collaborazione".
Il progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea, nell’ambito del programma Horizon 2020, con oltre 3 milioni di euro e terminerà a gennaio 2018 con il rilascio di una versione finale del software con una guida per le buone prassi, pronta per l’uso da parte delle Pubbliche Amministrazioni di tutta Europa.
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