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Comune di Prato

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20/02/2015 12:25
Toccafondi Daniela Sviluppo Economico Firmato stamani il Protocollo d'intesa tra Comune, Pin e Istituto Confucio, ente ufficiale per l’insegnamento della lingua cinese nel mondo

Al Pin un corso di cinese per formare nuove figure professionali

I corsi saranno aperti anche nelle scuole pratesi interessate, dalle elementari alle superiori. Da subito al Convitto Cicicognini, che aveva già attivato l'opzione sperimentale del cinese come prima lingua

Sarà attivato al Pin in autunno un corso di cinese a più livelli che rilascerà un attestato professionale spendibile per rapporti lavorativi e commerciali nei mercati orientali. Questo sarà possibile grazie al Protocollo d'intesa firmato stamani in Palazzo municipale tra Comune di Prato, Istituto Confucio dell'Università di Firenze e il Pin  per avviare una cooperazione istituzionale con diversi risvolti sul piano formativo, culturale e di promozione del territorio. Alla firma erano presenti l’assessore alle Politiche Economiche e all’Università Daniela Toccafondi, i co-Direttori dell’Istituto Confucio di Firenze Marco Bellandi e Xiaoli Cai e il presidente del PIN Polo Universitario di Prato Maurizio Fioravanti.

L'intesa prevede inoltre l'estensione dell'insegnamento della lingua cinese anche nelle scuole elementari, medie e superiori della città che saranno interessate ad attivare il corso con docenti dell'Istituto Confucio. Già a marzo però l'ente ne attiverà uno al Convitto Cicognini, che già dall'inizio di quest'anno scolastico ha avviato il Liceo Scientifico Internazionale con l'opzione del cinese come prima lingua. A questo si aggiungerà l'organizzazione di convegni ed eventi volti per promuovere la lingua e la cultura cinese, ma anche l'intensificazione dell'insegnamento della lingua e cultura italiana in Cina, collaborando nei metodi dello studio delle lingue con particolare riferimento ai programmi di insegnamento on-line e alle piattaforme linguistiche, lo sviluppo congiunto di rapporti culturali ed industriali, attività di promozione, ricerca e formazione e la definizione di progetti di scambio di studenti, professori, ricercatori e dottorandi. L'accordo è frutto della recente spedizione a Shangai degli assessori Daniela Toccafondi e  Maria Grazia Ciambellotti insieme all'Istituto Confucio, ente ufficiale per l’insegnamento della lingua cinese nel mondo gemellato con la Tongji University di Shanghai e finanziato dal Hanban, Ministero dell'Istruzione cinese, per conoscere da vicino il sistema scolastico ed universitario della città e aprire nuove piattaforme di collaborazione: «Imparare la lingua cinese è la base per intessere rapporti commerciali e lavorativi con la Cina - ha detto l'assessore Toccafondi - In un'area come la nostra, con le sue carastteristiche e le sue vocazioni, è naturale creare dei percorsi in questo senso già a scuola. A shanghai abbiamo constatato che anche gli studenti cinesi studiano l'italiano soprattutto in relazione al mondo della moda e della creatività. Questo apre nuovi ed interessanti fronti di scambio con la necessità di nuove figure professionali e operatori specializzati».  Il Pin in questo vanta da anni esperienze già collaudate, come quella del Corso di Alta Formazione Cedic - Cultura, Economia, Diritto nei processi di Internazionalizzazione verso la Cina -, alla sua quinta edizione (aperto non solo ai laureati), o come il Progetto Prato in collaborazione con la Regione Toscana, al cui interno, con i progetti ASCI ( Agente per lo Sviluppo di Culture e Imprese) e FACE (Formazione, Autovalutazione e Consulenza per l’Emersione)  14 giovani tecnici sono stati formati al Pin per favorire l'emersione di diverse forme di irregolarità di imprese, aziende, attività commerciali: «La lingua è il primo veicolo della cultura, un ponte verso i mercati dell'Oriente  - ha aggiunto il presidente Fioravanti - e la cultura è uno dei pilastri necessari insieme alle competenze tecniche-commerciali e giuridiche per creare nuove aperture nelle piazze dell'est. In questo senso l'Università è anche un importante veicolo di integrazione, oltre che un luogo di formazione che guarda al futuro».

Come ha spiegato il direttore Marco Bellandi, l’attività dell’Istituto Confucio è stata avviata nel marzo scorso presso l’Universtià di Firenze in collaborazione con la Tongji University di Shanghai e ha ogni anno 160 studenti di diverse età. L’Istituto è riconosciuto e finanziato dal Hanban, Ministero dell'Istruzione cinese e nello specifico offre corsi di lingua aperti a tutti, a livello elementare, intermedio e avanzato. Oltre alla diffusione e promozione della lingua e cultura cinese, si pone come obiettivo l'organizzazione di incontri e seminari con esperti del mondo cinese, eventi e manifestazioni sulla cultura cinese – anche in collaborazione con enti ed istituzioni locali- e corsi specializzati (il cinese per gli affari, il cinese per il turismo, il cinese per i bambini).

cb

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