Lo scaffale circolante carcerario, un servizio di promozione della lettura nelle biblioteche degli istituti carcerari della Toscana
Viene inaugurato in questi giorni presso le Case circondariali di Sollicciano e Mario Gozzini a Firenze, la Dogaia di Prato e il Carcere di Volterra lo Scaffale circolante carcerario, un nuovo servizio di prestito di libri che mette a disposizione delle biblioteche interne agli istituti di pena più di 600 pubblicazioni nelle lingue albanese, araba e rumena.
Questo servizio offre l’opportunità di leggere a tutti gli stranieri detenuti nei 18 istituti di pena della Toscana, iniziando appunto dai quattro citati, ma già nel corso del 2015 l’acquisto di nuovi libri e nuove lingue consentirà di estenderlo ad altri istituti, raddoppiando il numero di libri a disposizione per il prestito (da 600 a circa 1.400).
Ma come funziona lo Scaffale circolante carcerario e quali libri potranno leggere i detenuti stranieri? Ciascun istituto potrà prendere in prestito fino a 50 libri in ciascuna lingua, per un massimo di 150; entro un anno la biblioteca dovrà restituire i libri presi in prestito e potrà prenderne altri 150 per l’anno successivo e così di seguito. Per ogni lingua lo Scaffale circolante carcerario propone una selezione di libri di narrativa in lingua originale, di traduzioni da autori italiani e di bestsellers internazionali, oltre che pubblicazioni recenti su temi di attualità.
Il prestito di libri all’interno del carcere è un servizio integrato dello Scaffale circolante del Polo regionale di documentazione interculturale, già attivo e consolidato in Toscana dal 2004, che mette a disposizione delle biblioteche toscane, per i propri lettori stranieri, oltre 6.000 pubblicazioni in 11 lingue diverse (albanese, arabo, bengali, cinese, italiano lingua2, panjabi, polacco, rumeno, russo, ucraino, urdu).
Entrambi i servizi di scaffale circolante, carcerario ed ordinario, sono cofinanziati dalla Regione Toscana e dal Comune di Prato, sulla base di una convenzione triennale tra Regione e Biblioteca Lazzerini di Prato per la più ampia realizzazione del progetto regionale denominato “Polo regionale di documentazione interculturale”. La scelta della Biblioteca Lazzerini a Prato non è casuale: si tratta di una realtà documentaria che ha l’utenza straniera più numerosa della Toscana e che mette a disposizione significative raccolte di pubblicazioni in 7 lingue (albanese, arabo, russo, rumeno, ucraino, urdu, ma soprattutto cinese), costituendo un riferimento per i servizi di lettura di pubblicazioni in lingua non solo a livello regionale ma anche nazionale. «Si tratta di un'iniziativa di grande interesse, che si muove nella direzione del riconoscimento della persona anche dentro il carcere, fornendole strumenti culturali essenziali quali sono i libri; capaci da un lato di mantenere i legami con le origini sociali e familiari, e al contempo di approfondire la conoscenza del Paese ospitante» - commenta l'iniziativa l'assessora regionale alla cultura Sara Nocentini. «Lo Scaffale Circolante carcerario é un progetto nel quale fortemente crediamo – dice l’assessore comunale alla Cultura Simone Mangani - Si tratta di un progetto che si inserisce nel solco di una nuova relazione con il carcere della Dogaia, una relazione che vorremmo continuare a coltivare. Ringrazio la Regione per l'ulteriore riconoscimento alla nostra biblioteca comunale».
Altri servizi che il Polo offre alle biblioteche toscane sono il supporto e la consulenza per l’acquisto di pubblicazioni in lingua - con l’aiuto di esperti di livello di docenti universitari-, corsi di formazione per operatori interculturali nelle biblioteche e nelle scuole, e un fondo di libri di carattere specialistico denominato “Fondo Intercultura”, comprendente più di 2.000 documenti su immigrazione, educazione interculturale, insegnamento dell’italiano come lingua straniera, dialogo interreligioso, etc.
Sito web: di riferimento: www.poloregionale.toscana.it
Prato, 16 febbraio.
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