Deportazione nei campi di sterminio, gli appuntamenti per non dimenticare

I fatti del 7 marzo 1944 saranno ricordati in città con vari appuntamenti e attività nelle scuole, allo scopo di tener viva la memoria dei campi di concentramento e di sterminio nazisti in cui finirono deportati anche tanti cittadini pratesi.

Il primo appuntamento è sabato 7 marzo alle 10.30 quando, promossa dal Comune di Prato, dall’ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) e dal Museo della Deportazione, si svolgerà ad Officina Giovani in piazza Macelli la proiezione del film di Gabriele Cecconi “Eppure, quando guardo il cielo. Marzo 1944: la deportazione con gli occhi dei figli” che narra la vicenda della deportazione nel lager nazista di Mauthausen, e nei suoi sottocampi, dei lavoratori pratesi che avevano partecipato allo sciopero generale del marzo 1944.

In particolare, questa docu-fiction restituisce il punto di vista dei figli delle vittime dei lager senza trascurare il contesto storico in cui avvenne, anche a livello locale, la tragedia della deportazione politica dall’Italia che portò decine di migliaia di italiani alla morte nei lager.  Il 7 marzo 1944 è la data in cui ebbe luogo a Prato la retata di uomini da parte della milizia fascista repubblicana e ogni anno il Comune, con l’ANED e il Museo della Deportazione ricorda e commemora quelle vicende. Per gli studenti, anche la dimensione locale della Storia, più vicina e concreta (che poi si inserisce in quella generale) può essere di particolare stimolo. Parteciperanno l’Assessore Benedetta Squittieri, la Presidente del Consiglio Comunale Ilaria Santi, il Presidente dell’ANED Giancarlo Biagini, la Direttrice del Museo Camilla Brunelli e l’autore del film Gabriele Cecconi.

Il secondo appuntamento è per lunedì 23 marzo quando, dalle 10 alle 12.30, nel Salone Consiliare del  Comune di Prato saranno invitati dalla Presidenza del Consiglio Comunale gli insegnanti e studenti pratesi che hanno partecipato dal 19 al 23 gennaio al Treno della Memoria con destinazione Auschwitz, organizzato per la Regione Toscana dal Museo della Deportazione di Prato, a raccontare la loro esperienza, una sorta di “restituzione” durante la quale i ragazzi e le ragazze possono presentare elaborati e riflessioni.