"Discrimin-anti: le cittā che vivono l'accoglienza, la convivenza, la crisi"
"Discrimin-anti: le città che vivono l'accoglienza, la convivenza, la crisi", è il titolo della tavola rotonda che si è tenuta questa mattina nel salone consiliare di Palazzo comunale, un appuntamento che rientra nella settimana d'azione contro il razzismo, "Riflettere le speranza, non le paure_ Accendi la mente spegni i pregiudizi", promossa da Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni raziali.
Erano persenti all'incontro il sindaco Matteo Biffoni, il presidente del consiglio comunale Ilaria Santi, il vicesindaco Simone Faggi, Piero Falletta e Paola Di Lazzaro di Unar, la Presidente della commissione immigrazione ANCI Irma Melini e numerosi rappresentatni delle associazioni di volontariato, di migranti, di categoria e sindacati, la Consulta degli Studenti, Antenne Unar locali e i giovani del Servizio civile. Tutti uniti per dire no al razzismo, al pregiudizio e all'intolleranza.
"A Prato sono presenti 116 comunità, è una città simbolo dell'interculturalità e dell'integrazione. La nostra città deve essere presa come punto di riferimento e di esempio, a livello europeo, per questo - ha affermato il sindaco Matteo Biffoni - La settimana contro il razzismo è un punto di partenza per costituire un laboratorio di idee, un momento di confronto costante e continuo su questi temi. Non possiamo più permetterci di vivere in un mondo dove alle belle parole non segue nulla. Questa sfida la possiamo e la dobbiamo vincere. È giusto affermare con forza da che parte si sta, essere antirazzisti significa agire di conseguenza".
Un confronto che deve partire dalle famiglie e dalle scuole, come ha affermato la presidente del consiglio Ilaria Santi. "Solo attraverso la cultura che passa dalle scuole possiamo combattere e superare tutte le forme di razzismo. Non esistono differenze, queste le creiamo noi con i nostri stereotipi e linguaggi. La prima cosa che fa la differenza sono infatti le parole, che lasciano un segno indelebile. E' necessario ripartire dal linguaggio per costruire una società migliore".
Proprio le scuole hanno preso parte all'iniziativa, aperta anche a tutta la cittadinanza, "Dammi le parole...contro il razzismo": chiunque poteva, infatti, proporre una frase, un'idea, un motto e depositarla all'interno di un'urna che si trovava al piano terra di palazzo comunale. La frase scelta è stata "Solo i razzisti parlano una lingua differente", scritta da una bambina della terza D dell'istituto comprensivo Pier Cironi. Questo motto sarà poi stampato sulle maglie dei ragazzi che parteciperanno ai mondiali antirazzisti, in programma dal 3 al 5 luglio a Bosco Albergati, in Emilia.
Sono 720 i comuni che in tutta Italia hanno aderito alla campagna contro il razzismo, oltre 300 le iniziative organizzate. Reggio Calabria e Prato quest'anno sono state scelte dall'Unar come città simbolo per questa campagna. "Il compito di Unar è quello di contrastare le discriminazioni raziali, cercando di trasformare la conoscenza in azioni concrete. E questo lo facciamo attraverso delle azioni di prevenzione, campagne di sensibilizzazione e formazione, promozione di progetti e interventi giuridici - hanno aggiunto Piero Falletta e Paola Di Lazzaro di Unar - Ognuno deve riflettere sui pregiudizi che si porta dietro. La sfida più grande è quella di lavorare nelle periferie, affrontare questi temi e cercare di creare un dialogo".
"Prato è un esempio positivo di integrazione e accoglienza - ha sottolineato Irma Melini, presidente della commissione immigrazione Anci - E' fondamentale però un percorso di inclusione bilaterale, lavorare sull'inclusione, la lotta all'ignoranza, smontare i luoghi comuni, imparare a conoscersi e a conoscerci. Unirsi vuol dire anche aumentare le risorse disponibili per la crescita del Paese".
A concludere la tavola rotonda il vice sindaco Simone Faggi "E' necessario creare un luogo di confronto e di incontro tra amministrazione, cittadini e associazioni, per riflettere sui temi dell'antirazzismo e realizzare iniziative sul territorio. Ci troviamo di fronte a fenomeni importanti, nei confronti dei quali non dobbiamo mai abbassare la guardia. L'Amministrazione comunale ha voluto strutturare questa settimana per ribadire il concetto, previsto dalla nostra costituzione e troppo spesso tralasciato, dell'"antirazzismo" inteso come necessità di fare comunità indipendentemente dalle origini del gruppo di appartenenza".
adr
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