Corsi di italiano a scuola, rinnovato l'Accordo per l’accoglienza degli alunni stranieri per il triennio 2014-2017
Sapere l'italiano è la base per poter imparare le materie scolastiche, ma anche per relazionarsi con la propria classe e gli insegnanti: con questi obiettivi è stato rinnovato l’Accordo per l’accoglienza degli alunni stranieri e lo sviluppo interculturale del territorio pratese (Scuola Integra culture) per il triennio 2014-2017, di cui fanno parte oltre al Comune di Prato tutti gli altri Comuni della Provincia, la Provincia di Prato gli istituti comprensivi di ogni ordine e grado statali e non statali, l'Ufficio Scolastico Provinciale, l'Ufficio Scolastico Regionale e la Regione Toscana. Le attività del Comune di Prato in questo settore sono coordinate dall’assessorato alle Politiche per la cittadinanza e dall’assessorato alla Pubblica Istruzione, e consistono in una serie di interventi che vanno dai laboratori di facilitazione linguistica a settimane di accoglienza per alunni neo-arrivati, formazione agli insegnanti, corsi di lingua estivi per bambini e ragazzi, sportelli di mediazione linguistica e culturale nelle scuole per ragazzi con specifiche problematiche e interventi per genitori. Tutto questo entro la cornice più ampia dell’accordo S.I.C. “Scuola Integra Culture” che, dal 2007, il Comune di Prato, porta avanti insieme alle scuole e alle altre istituzioni coinvolte con risultati positivi: l’Accordo ha risposto in maniera ottimale ai bisogni dei ragazzi di origine straniera e alle esigenze delle scuole: i bambini e ragazzi iscritti ai servizi del SIC nell'ultimo anno scolastico sono stati 142 per la settimana di accoglienza, 717 per i laboratori di facilitazione linguistica e 336 hanno partecipato ai corsi di lingua estivi. Il rinnovo dell'iniziativa è stato approvato dalla giunta comunale oggi su proposta del vicesindaco ed assessore ai Diritti di cittadinanza Simone Faggi: l'obiettivo primario è quello di garantire il diritto all'istruzione agli alunni migranti, strettamente connesso al diritto di cittadinanza, insieme alla promozione dell’educazione interculturale. Il protocollo garantisce quindi pari opportunità nell’accesso all’istruzione e nella prosecuzione degli studi, accoglienza, inclusione sociale e confronto fra culture, adeguamento delle politiche per la scuola e per l’immigrazione alla realtà complessa ed originale costituita dalla presenza sempre più diffusa di alunni stranieri.
Il progetto è cofinanziato dalla Regione Toscana, che
dovrebbe confermare la cifra di 231mila euro per il Comune di
Prato. La percentuale degli alunni con cittadinanza straniera nelle
scuole statali del primo ciclo del Comune di Prato - dalle materne
alle medie - nell’anno scolastico in corso (2014/15),
è del 27%, pari a circa 5.500 bambini. Con questi
numeri Prato si conferma al primo posto in Italia per incidenza di
alunni stranieri sul totale degli iscritti.
cb
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