Nascita e avvento del fascismo a Prato
Fatti salienti accaddero a Prato nel periodo tra la fine della Grande Guerra e la Marcia su Roma. Quattro anni incredibili, segnati da vicende come il moto popolare per il carovita del 1919 e il drammatico sciopero dei tessili del 1921. Su questo sfondo generale si verifica la nascita del movimento fascista nel dicembre del 1920. È questo il tema affrontato da “Prato 1918-1922. Nascita e avvento del fascismo”, il libro scritto da Alessandro Bicci, giornalista e saggista pratese, autore di numerose ricerche sulla storia di Prato tra l’Unità d’Italia e i giorni nostri. Pubblicato dalle Edizioni Medicea Firenze, il volume verrà presentato sabato 28 marzo alle 17.30 nella Sala Conferenze della Biblioteca comunale Lazzerini. Ne parleranno, alla presenza dell’autore e dell’editore, Claudio Caponi, presidente della Società pratese di Storia patria, e Andrea Giaconi, cultore della materia all’Università degli studi di Firenze.
Oltre alla genesi del movimento fascista in città, il libro ripercorre il suo avvento vero e proprio registratosi con l’occupazione di Prato e della Valle del Bisenzio nella giornata del 17 aprile 1921. Centinaia di squadristi assaltarono il Municipio, devastarono cooperative, bruciarono circoli, picchiarono esponenti socialisti, comunisti e anarchici. Violenze e scontri con gli antifascisti proseguirono nei mesi successivi. Le camicie nere presero il controllo della città all’inizio del 1922, quando imposero le dimissioni dell’amministrazione comunale e ridussero al silenzio l’ultima rilevante forza di opposizione politica, i popolari.
Il volume approfondisce anche la rocambolesca vita di Cafiero Lucchesi, da eroe antifascista a vittima del regime stalinista.
Ingresso libero
Info:
Biblioteca comunale Lazzerini
Tel. 0574 1837800
lazzerini@comune.prato.it
www.bibliotecalazzerini.prato.it
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