Tavolo Prato: il Governo investe su Prato persone e risorse
Cinque interventi concreti per Prato, con numeri e tempi certi,
per dare una svolta allo sviluppo della città sotto il
profilo della sicurezza urbana, della crescita economica, del
potenziamento delle infrastrutture. Questo il risultato del Tavolo
Prato di questa mattina. Il sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio Luca Lotti, con i sottosegretari Cosimo Maria Ferri
(Giustizia) e Antonello Giacomelli (Sviluppo economico),
hanno portato le prime risposte alle richieste avanzate nei mesi
scorsi dal sindaco di Prato Matteo Biffoni. “Il Tavolo Prato
è già di per sé segno del grande interesse del
Consiglio dei Ministri per la nostra città, ma il fatto che
si sia svolto qui e non a Roma ha un valore particolare: il Governo
è presente sui territori, supporta l’attività
dei sindaci e ascolta le loro richieste, per poter dare così
risposte pratiche ai cittadini – ha commentato
il sindaco Biffoni -. Quello di questa mattina
è stato un incontro pienamente operativo e Prato
potrà contare su più forze dell’ordine,
controlli pressanti sulla legalità economica, una
riorganizzazione del Tribunale e interventi per lo sviluppo della
nostra economia, partendo dall’innovazione e da
infrastrutture di alto livello”. " A quanto detto dal sindaco
- ha affermato il
sottosegretario Lotti - aggiungo solo una
sottolineatura sul modello che il nostro Governo sta portando
avanti: una collaborazione stretta tra enti locali e Governo
centrale, in modo da saper intervenire tempestivamente su problemi
concreti del territorio. Lo abbiamo fatto per Prato, lo stiamo
facendo in tutta Italia"
Oltre ai sottosegretari e al sindaco Biffoni, al tavolo hanno
preso parte il prefetto di Prato Maria Laura Simonetti, i
parlamentari pratesi Claudio Martini, Riccardo Mazzoni ed Edoardo
Nesi, e Gianluca Baccani per la Regione Toscana.
Potenziamento delle forze dell’ordine. Dopo le richieste avanzate dal sindaco Matteo Biffoni, il governo ha già posto nei mesi scorsi particolare attenzione sul fronte della sicurezza urbana, garantendo quotidianamente l’impiego di agenti di polizia e carabinieri provenienti da Firenze a supporto dell’attività della questura e del comando dei carabinieri di Prato, in particolare 10 poliziotti del reparto prevenzione anticrimine, 10 carabinieri e 2 finanzieri. Dopo l’attentato di Parigi sul territorio sono stati impiegati anche 30 militari dell’esercito con funzioni di controllo antiterrorismo nelle stazioni di Prato centrale e Prato Porta al Serraglio . Il potenziamento della questura diventerà definitivo entro luglio con l’arrivo in sede di 10 nuovi agenti, dei quali due agenti di polizia giudiziaria. In arrivo anche più carabinieri: 10 militari, dei quali due marescialli, nei mesi di luglio e agosto; poi da settembre, in via definitiva, un potenziamento con 10 militari, dei quali 5 marescialli al nucleo investigativo, 2 marescialli e 2 carabinieri al nucleo radiomobile, mentre un maresciallo sarà destinato alla sede di Montemurlo.
Controlli sulla legalità economica. Dallo scorso settembre, grazie all’impegno della Regione Toscana, sono stati potenziati i controlli nelle aziende cinesi con un’attenzione particolare alla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, con interventi quotidiani affiancati da sempre più numerosi controlli interforze (circa 3/4 a settimana). Contemporaneamente continuano le attività di controllo e indagine condotte da polizia, carabinieri e guardia di Finanza, con un’attenzione costante alla realtà pratese e al distretto economico della città e alle sue peculiarità. Il Governo ha mostrato un forte impegno sulle attività di controllo e indagine per combattere l’illegalità economica e al fine di rafforzare l’attività della Guardia di Finanza ha previsto il potenziamento del corpo con 5 finanzieri in più (3 entro settembre e 2 a novembre).
Organizzazione del Tribunale. In tutta Italia si riscontra una sofferenza dei Tribunali per mancanza di organico e, nel quadro complessivo, i numeri di Prato sono migliori rispetto alla media, pur restando una carenza di personale amministrativo in Tribunale, mentre la Procura ha una situazione più positiva. Il Tribunale di Prato è tra i più virtuosi in Italia per il processo civile telematico, per l’informatizzazione delle procedure esecutive e fallimentari per la digitalizzazione dei procedimenti penali e per il registro delle spesi di giustizia. Per facilitare il lavoro di magistrati, avvocati, amministrativi e il servizio agli utenti il ministero sta investendo molto sulla tecnologia e vuole presto risolvere il problema della riqualificazione e valorizzazione del personale amministrativo e in questo il tribunale pratese è considerato un esempio nazionale. Restano carenze di personale a cui fare fronte perché sul palazzo di giustizia grava un numero molto alto di pendenze e le peculiarità del tessuto sociale ed economico portano Prato ad avere una realtà molto più impegnativa di quella che la dimensione del territorio o il numero degli abitanti residenti potrebbe far immaginare. Per dare una risposta concreta alle necessità che sono state fatte presenti dal sindaco, il ministero della Giustizia ha già destinato a Prato tre persone, un amministrativo per l’ufficio del giudice di Pace e un ausiliare al tribunale, oltre a una nuova dirigente di seconda fascia alla Procura. Entro fine mese sono attesi due cancellieri e un direttore amministrativo, a fronte di tre persone in uscita. Nei prossimi mesi, grazie alla mobilità intercompartimentale sono attesi un cancelliere in procura e un direttore amministrativo. Il ministero si è impegnato a monitorare la situazione del personale in uscita, in vista di futuri pensionamenti, per integrare con nuovo personale. Presto alla firma un protocollo Tribunale Ministero per messa alla prova: "Prato sarà uno dei primi distretti in Italia ad attuare il Protocollo d'intesa per la "messa alla prova", già prevista da uno specifico Decreto Legislativo, grazie al quale con il coinvolgimento delle istituzioni locali, delle associazioni di volontariato e degli istituti carcerari vengono attuati il recupero e rieducazione dei detenuti impiegandoli in varie attività di pubblica utilità - ha spiegato il sottosegretario Cosimo Ferri - Prato ha dimostrato di essere un modello virtuoso per la gestione delle procedure immobiliari e fallimentari, strettamente connesse al tessuto economico, e per la digitalizzazione dei fascicoli giudiziari, in cui è tra i primi posti in Italia, una buona che consente notevoli vantaggi e risparmio di tempo e denaro pubblico".
Finanziamento sottopasso del Soccorso. Riqualificare il principale asse viario cittadino significa non soltanto dare una risposta al problema del traffico, che trova nel nodo del Soccorso uno dei punti più critici, ma soprattutto dare un nuovo volto alla città. La scelta di optare per una soluzione meno impattante potrà concretizzarsi grazie al riconoscimento dell’importanza di questa infrastruttura a livello nazionale e alla collaborazione tra tutte le istituzioni. Dopo aver condiviso il progetto del sottopasso, il Governo si è attivato per garantirne la realizzazione. La copertura finanziaria dell’intera opera, pari a 31 milioni di euro, sarà possibile grazie a una sinergia tra diversi attori: 11 milioni di euro saranno finanziati da Anas, 5 milioni dal ministero delle Infrastrutture, 6 milioni dalla Regione Toscana e 9 milioni con risorse proprie del Comune di Prato. A carico del Comune, quindi, una spesa inferiore rispetto a quanto preventivato con il vecchio progetto del viadotto. L’opera verrà cantierizzata con già la copertura totale del finanziamento.
Innovazione e sviluppo economico. Il tavolo Prato ha affrontato anche il tema dello sviluppo del distretto e della sua attrattività per nuove imprese. La città deve puntare sull’innovazione e per questo è necessario uno sviluppo della banda larga e ultralarga, fondamentali per dare un supporto adeguato alle imprese: l’obiettivo è che il territorio di Prato raggiunga gli obiettivi nazionali di 30/ 100 Mbps prima del 2020, la scadenza fissata dall’Europa e ribadita dal Piano nazionale banda ultralarga. Grazie all’accordo tra Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Toscana è già partito il programma che prevede la copertura anche di molti comuni della provincia, della Val di Bisenzio e di Carmignano. Nel 2015, poi, è previsto un bando di 16 milioni che consentirà di portare i 100 Mbps nel distretto industriale pratese e in altri distretti della Toscana. "Dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione è stato firmato un accordo che anticipa risorse del nuovo piano strategico attraverso un impegno complessivo di 16 milioni di euro, 12 della Regione e 4 del governo - ha commentato il sottosegretario Antonello Giacomelli - Le risorse saranno impiegate per portare l'upgrade a 100Mbps nei distretti industriali e tra questi ci sará anche Prato che rappresenta una realtá d'eccellenza grazie al lavoro di Estra".
Priorità alla scuola. Al centro del Tavolo Prato anche l’attenzione del Governo per la scuola e le infrastrutture scolastiche. Il Comune di Prato potrà avere un canale privilegiato per l'ottenimento di finanziamenti per l'edilizia scolastica partecipando alle diverse procedure che sono in corso o che stanno per prendere avvio grazie agli importanti stanziamenti che il Governo ha deciso di dedicare a questo ambito. È stato firmato già ieri il contratto di mutuo agevolato con l'istituto di credito sportivo per la palestra della scuola di Maliseti (1 milione di euro) e per la scuola stessa, di cui potrà finalmente essere completato il nuovo edificio grazie al finanziamento ministeriale già concesso pari a 2 milioni di euro, necessari per il terzo e ultimo lotto. Le gare di appalto per queste opere pubbliche potranno svolgersi e concludersi entro la fine dell’anno. Sono in corso altre procedure nella quali il Comune di Prato potrà ottenere altri fondi per l'edilizia scolastica: ci saranno, per Prato, 5 milioni di euro per migliorare e ampliare il sistema strutturale delle scuole.
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