“Cardata! La Pecora Infeltrita", le scuole dell'nfanzia oggi al Museo del Tessuto
Oggi pomeriggio lunedi 8 giugno alle ore 17, alla presenza dell’assessore alla Pubblica istruzione Mariagrazia Ciambellotti e del presidente della Fondazione Museo del tessuto Andrea Cavicchi, si terrà l’evento finale del progetto in rete “Cardata! La Pecora Infeltrita”. Il progetto è stato realizzato in collaborazione fra Comune di Prato e Museo del Tessuto e rientra nell’ambito delle Offerte Formative che la città propone alle scuole. L’idea di fondo è quella di creare un collegamento attivo fra scuola e territorio nel quale sia possibile attuare uno scambio reciproco: la cultura che crea cultura. I tesori della nostra città rivivono attraverso gli occhi e l’esperienza dei piccoli visitatori. Per i bambini coinvolti l’esperienza rappresenta un momento di conoscenza, ma anche un piccolo contributo per la costruzione di un senso di appartenenza e di identità del territorio.
Al progetto “Cardata! La Pecora Infeltrita” hanno preso parte circa 200 bambini e bambine che frequentano scuole dell’infanzia Gandhi, Borgovalsugana, Maliseti, Corridoni e Maria Immacolata di Tavola abbracciando così varie tipologie di istituti scolastici, comunali o paritari.
La visita è stata pensata e costruita dalle operatrici come un percorso esperienziale attivo e interattivo. I bambini sono stati guidati alla scoperta degli spazi della fabbrica Campolmi, al riconoscimento e all'osservazione dei resti che ne testimoniano l'importante passato per la città di Prato. È stato privilegiato il partire dalle domande dei bambini per cercare insieme le risposte, sono stati proposti quiz, trabocchetti, vere e proprie bacchette magiche per tenere viva e attiva l'attenzione. La visita al museo si è trasformata in un momento indimenticabile, trampolino di lancio per nuove curiosità e passioni.
Durante la mattinata al museo i bambini e le bambine hanno sperimentato la lavorazione della lana cardata e la tecnica dell’infeltrimento ad acqua, attività manuale che raffina il tatto, stimola la creatività e aumenta l’autostima. La lana risulta infatti facilmente manipolabile e per la sua bellezza naturale produce sempre risultati unici. La manipolazione della lana cardata ha rappresentato per i bambini un’esperienza sensoriale di straordinaria espressività coinvolgendo non solo il tatto e la vista. La lana cardata è leggera, soffice, colorata, senza confini, i suoi colori vanno sempre d’accordo, fondendosi l’uno nell’altro. Questo laboratorio ha permesso di esplorare il colore libero dalla forma, le diverse consistenze, gli odori, la fusione dei materiali.
I bambini e le bambine hanno bagnato la lana, l’hanno manipolata insieme con il sapone di Marsiglia creando nelle loro mani un gioco magico e profumato fatto di schiuma e lana. Movimento dopo movimento, hanno visto modellarsi fra le loro mani una pallina di feltro di lana, hanno osservato la lana gialla fondersi con quella viola, nascondersi l’una nell’altra, acquisire forma e consistenza diverse.
Questa esperienza estetica e sensoriale permetterà di interiorizzare un pezzetto del patrimonio culturale della nostra città, patrimonio culturale che i bambini porteranno sempre con sé e sentiranno come proprio. Scriveva Munari “Un bambino creativo è un bambino felice. Quando può esprimere i propri sentimenti attraverso il linguaggio dei segni, delle forme dei colori, quando può reinventare e costruire il suo mondo, allora sì, è un bambino felice”.
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