Individuato il responsabile dello sversamento di gasolio nel Bisenzio
E' stato individuato il responsabile dello sversamento di gasolio avvenuto ieri, mercoledì 1° luglio, nel fiume Bisenzio, all'altezza del ponte Datini. Si tratta di una ditta edile che sta facendo dei lavori di ristrutturazione in una villa in via del Palco, alla Castellina.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia municipale, a provocare il grosso sversamento ieri pomeriggio verso le 16 sarebbe stata la rottura di una cisterna da parte degli operai di una ditta edile italiana impegnata nella ristrutturazione della villa. Dopo averla rotta sembra accidentalmente, in base ai primi riscontri eseguiti, gli operai avrebbero riversato il contenuto, un'ingente quantità di gasolio, sostanza particolarmente inquinante, in un tombino per lo smaltimento dell'acqua piovana, distante circa tre metri dalla villa, dal quale poi è arrivato fino al Bisenzio. Poi con una ruspa hanno scavato una buca e ricoperto sotto un metro di terra la cisterna rotta. Il tutto all'insaputa del direttore dei lavori, del responsabile della sicurezza e del proprietario della villa.
L'allarme è scattato solo verso le 18:30, sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco, i tecnici di Arpat, che hanno effettuato prelievi del materiale sversato e ne hanno individuato la tipologia, i tecnici di Publiacqua, azienda concessionaria della gestione del sistema fognario cittadino, che ha aiutato nell'accertare la provenzienza del gasolio e a comprendere le motivazioni dello sversamento. Presenti anche la Polizia Municipale e la Protezione Civile, che si è subito adoperata per posizionare delle barriere galleggianti assorbenti in modo da isolare la zona ed evitare l'estensione dell'inquinamento.
La scoperta dell'origine dello sversamento di gasolio è avvenuta dopo una complessa operazione di controllo a tappeto di tutti i tombini, effettuata da parte dei tecnici di Arpat e Publiacqua.
“Verso le 23 di ieri abbiamo rintracciato il tombino da dove è arrivato il gasolio e questa mattina personale della Polizia municipale insieme al responsabile della Vab, è entrato nel cantiere. Il coordinatore dei lavori ha riconosciuto il danno effettuato – ha commentato il commissario della Polizia municipale Stefano Rafanelli - . Ci saranno conseguenze di natura economica, il colpevole dovrà risarcire il posizionamento delle barriere e l'aspirazione del gasolio da parte della ditta specializzata incaricta, oltre alle responsabilità penali”.
La Polizia municipale, insieme all'Agenzia per l'Ambiente della Toscana, sta compilando la relazione completa, con tanto di indagine fotografica e dichiarazioni ed invierà all'autorità giudiziaria la notizia di reato.
E' ancora chiuso il tratto della pista ciclabile, per consentire lo svolgimento dei lavori per lo smaltimento del gasolio.
adr
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