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Comune di Prato

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06/07/2015 17:38
Consiglio comunale Bilancio La prima manovra finanziaria della giunta Biffoni passa con 19 voti favorevoli (Pd, Lista civica Biffoni) e 12 no (FI, M5S, PLS, Prato con Cenni, Garnier e Berselli)

Semaforo verde per il Bilancio di previsione 2015

Accolto l'emendamento del Gruppo Pd sul posticipo della scadenza sulle agevolazioni Tari. Respinti quelli del M5S sulla scuola pubblica e di FI, Cenni e PLS sull'utilizzo in conto capitale dei fondi per la causa Swap

È stato approvato oggi il Bilancio di previsione 2015, il primo dell'Amministrazione Biffoni, insieme al Dup 2015-2017, documento unico di programmazione, allegato al documento finanziario come braccio operativo delle scelte strategiche, quest'anno più corposo ed articolato di quello approvato a settembre 2014 nell'ultimo scorcio dell'anno. Questo l'esito della votazione: 19 favorevoli (Pd e Lista Civica Biffoni) e 12 contrari ( FI, M5S, PLS, Prato con Cenni e gli indipendenti Garnier e Berselli) sul bilancio e 18 a 12 sul Dup.

La manovra è stata illustrata in apertura dell'assessore al Bilancio Monia Faltoni, che ha posto l'accento sugli oltre 104 milioni di investimenti in opere pubbliche in tre anni, di cui 51, la metà, solo nel 2015: "Con questo Bilancio usciamo dalla modalità della navigazione a vista per avviare una vera progettazione della città dei prossimi tre anni, una città più moderna, attrattiva ed inclusiva per le categorie deboli. Il nostro fiore all'occhiello sono i 17,4 milioni di euro di investimenti che abbiamo messo in bilancio per l'edilizia scolastica, una cifra che va oltre la manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole per realizzare nuove strutture e ampliamenti, come nel caso della scuola media di Maliseti, e delle elementari di Cafaggio e Casale, solo per fare alcuni esempi. Tutto questo mantenendo inalterata la spesa e la qualità dei servizi ai cittadini e la tassazione, con l'introduzione di nuove detrazioni". "Un bilancio coraggioso - ha detto anche il sindaco Matteo Biffoni - con investimenti importanti e con nuove esenzioni su Tasi, Tari ed Imu per chi si trova in difficoltà, per le famiglie con figli e per le nuove imprese per un totale di 1,6 milioni di euro". Rimangono stabili anche Cosap ed Irpef. Tre gli emendamenti presentati, di cui solo uno passato: il primo del Movimento 5 Stelle chiedeva che i contributi che il Comune devolve al restauro di chiese ed altri edifici religiosi o centri civici per complessivi 200mila euro venissero devoluti all edilizia scolatica (respinto con 19 voti contrari - Pd e Lista civica Biffoni - , 5 astenuti - Forza Italia, Prato Libera e Sicura e l'indipendente Emanuele Berselli - e 7 favorevoli - M5S, Prato con Cenni e l'indipendente Marilena Garnier); il secondo è stato presentato dai Gruppi di Forza Italia, Prato con Cenni e Prato Libera e sicura e proponeva che, in seguito alla vittoria in primo grado sul caso Swap nel foro di Londra, venissero stornati dall'avanzo di gestione 2014 i 4,8 milioni di euro vincolati in via cautelativa per la causa civile, in caso di esito negativo, destinandoli all abbassamento della pressione fiscale di Imu, Tasi, Tari e Tassa di soggiorno (respinto con 19 voti contrari, 9 favorevoli e 3 astenuti del M5S). Come ha spiegato l'assessore Faltoni nella sua replica, la giunta "a fronte del forte investimento nell'edilizia scolastica, di 17 milioni e mezzo, ha ritenuto inutile drenare anche i contributi che annualmente il Comune devolve ad enti di culto, associazioni e circoli". Sullo storno delle spese legali dall'avanzo alla parte degli investimenti la ragioneria del Comune ha riscontrato la non conformità della proposta alla legge per la violazione dell'art. 187 del decreto legislativo 267 del 2000 e al principio 9 dell'allegato 1 del decreto legislativo 118 del 2011: «Si tratta di fondi vincolati perchè siamo ancora al primo grado di giudizio e Dexia potrebbe appellarsi alla sentenza» - ha chiosato l'assessore Faltoni.

Il terzo emendamento proposto è dal Gruppo consiliare del Pd in relazione alla Tari, per cui si richiedeva il posticipo della data di presentazione delle domande per beneficiare delle agevolazioni a carattere sociale dal 31 luglio prossimo al 15 settembre, oltre ad agevolazioni per start up imprenditoriali: l'atto è stato approvato con 25 voti favorevoli (Pd, Lista Biffoni, Prato con Cenni e M5S) e 6 astenuti (Berselli, Garnier, Milone, Pieri, Giugni e Silli).

Diverse le posizioni espresse dai Gruppi consiliari nel dibattito. A favore si sono espressi il Pd e la Lista civica Biffoni: " Il bilancio è sicuramente positivo, visti gli investimenti per 51 milioni di euro quest'anno e gli oltre 100 per tre anni - ha sottolineato il capogruppo Pd Lorenzo Rocchi - Tutto questo in una situazione difficile considerando i tagli e la crisi, che siamo riusciti a gestire chiudendo il bilancio in ordine come dimostra il parere della Revisione dei conti. Ci sono investimenti importanti per alcune zone della città, come il Macrolotto Zero, il Soccorso e il centro storico, c'è la scommessa del Museo Pecci e il fiore all'occhiello che sono i 17,4 milioni per l'edilizia scolastica, il tutto senza tagliare fondi per il sociale". "Sono fermamente convinta che il lavoro svolto sia stato ottimo - ha aggiunto Rosanna Sciumbata della Lista Biffoni - Considerata la situazione generale in cui si trovano la città e l'intero Paese, è stato fatto il possibile per mantenere i servizi esistenti e non creare disagi ai cittadini. Particolarmente interessanti e meritevoli i lavori fatti e le attenzioni rivolte al sociale e all'edilizia scolastica".

Tutta l'opposizione ha invece votato no alla previsione di bilancio 2015: "Consideriamo questa un'occasione persa da parte dell'Amministrazione - ha detto il capogruppo Roberto Cenni di Prato con Cenni, - che non ha voluto o saputo sfruttare le risorse che arriveranno in città dalla gara del gas e dalla sentenza sul caso degli Swap per mettere a punto un bilancio certamente migliore per Prato e i suoi cittadini. Siamo poi fortemente contrari alla decisione di aver già finanziato opere non ancora realizzate preferendole a progetti già presenti". "Questo Bilancio si regge sulle risorse create dalla precedente Ammnistrazione, con i 18 milioni di euro di proventi della gara del gas e ora i quasi 5 milioni del caso Swap, e sulle tasche dei cittadini con una tassazione che rimane al massimo - ha attaccato Alessandro Giugni di Forza Italia - I margini di manovra c'erano per scegliere di abbassare la pressione fiscale per i cittadini. E non dimentichiamo il "tesoretto" da 90 milioni di euro incamerato da Estra per la messa a bando delle reti di distribuzione del gas: perchè il sindaco non ci risponde su come questi soldi vengono impiegati per il territorio?" "Il Movimento 5 Stelle vota no al bilancio previsionale che mantiene tutte le tasse al massimo e non dà una visione di sviluppo e futuro della città - ha detto Silvia La Vita del M5S -  Infatti sono inseriti tagli alla spesa corrente, che speriamo si trasforminino in taglio agli sprechi e non ai servizi, e investimenti, alcuni sbagliati e altri inevitabili, come rifacimento di giardini,strade e scuole. L'altra storia promessa in campagma elettorale ancora non ha avuto inizio". "Il bilancio presentato dall'Amministrazione assomiglia a una favoletta -ha aggiunto Aldo Milone di PLS - Come opposizione abbiamo presentato un emendamento per la riduzione della Tasi, dell'Imu e della Tari che non è stata accolto. La lotta all'evasione messa come punto prioritario è stata iniziata dall'Aministrazione precedente, istituendo un gruppo dedicato presso la Polizia Municipale che ha già portato l'anno scorso 535 mila euro nelle casse comunali, e altri ne dovranno entrare poiché è stata accertata negli anni precedenti un'evasione di 3 milioni di euro". " Sono propositivo più che critico rispetto a questo bilancio di previsione - ha dichiarato Emanuele Berselli - Credo che si debba mettere in cantiere una conferenza pratese per lo sviluppo, che consenta di fare il punto sulla situazione di crisi della città. Cosa che è stata fatta dalla Curia, ma che in realtà spetterebbe al Comune. Non si tratta di un ennesimo tavolo, ma di un'iniziativa  da fare insieme al Consiglio Comunale e che vede la partecipazione di tutti. Propongo inoltre di utilizzare gli oneri di urbanizzazione secondaria, 200.000€, come incentivo per risolvere il problema della ludopatia. Critico invece il primo quarto di legislatura in quanto non vedo ancora nulla di concreto dal punto di vista urbanistico, nello specifico sul piano operativo e dell'affidamento del bando strutturale sulla legge urbanistica, sul piano urbano strutturale (Pum e Pums). In merito sono state fatte 110 commissioni, ma non si vedono risultati. In tre anni sono stati destinati al problema della falda solo 700 mila euro, troppo pochi". "Il DUP è un copia incolla del precedente, possiamo dire che, come nel Gattopardo, cambia tutto per non cambiare niente - ha detto Marilena Garnier -  Purtroppo non c'è stata nessuna diminuzione di Tasi, Tari e Imu, cosa che avevo chiesto quando ero in maggioranza e che il sindaco stesso aveva promesso. Non c'è alcuna manovra seria nei confronti degli enti partecipati, in primis nei confronti del  Creaf che ha assorbito 25 milioni di euro e l'interporto che è diventato un deposito di treni della Breda oltre che una mera immobiliare che provvede a dare in locazione gli immobili presenti nel suo patrimonio. Infine, non c'è nessun chiaro riferimento alla situazione del sottopasso del Soccorso".

cb

890/15

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