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Comune di Prato

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13/07/2015 17:45
Faggi Simone Politiche Sociali 463 tossicodipendenti censiti, tra cui otto minorenni. 73 quelli contattati e instradati al Sert. I risultati del progetto "Outsiders"

Tossicodipendenza, il vicesindaco Simone Faggi: "Per contrastare spaccio e consumo servono interventi multidisciplinari. Ecco quello che fa l'amministrazione, ma occorre perseveranza da parte di tutte le istituzioni"

463 consumatori contati su 20 uscite, di cui 300 certi, ovvero visti durante, subito prima o immediatamente dopo l'assunzione o l'acquisto di sostanze stupefacenti, dei quali 8 minori e 210 tra i 18 e 25 anni. Molti sono pendolari e vengono soprattutto da Firenze, Pistoia, Lucca e Viareggio. In un giorno sono circa 80-100 i consumatori sulla piazza pratese. 73 le persone contattate dagli operatori di strada e prese in carico, per avviarle alla cura e al recupero.

Sono stati presentati questa mattina dal vicesindaco Simone Faggi, l'assessore l'assessore alle Politiche sociali Luigi Biancalani, la direttrice del servizio tossicodipendenze dell'Asl Antonella Manfredi e il direttore della Società della Salute Area Pratese Michele Mezzacappa i primi risultati del progetto Outsiders. Si tratta di un percorso di interventi rivolti a gruppi marginali del territorio pratese e, in particolare, a tossicodipendenti che si muovono all'interno delle zone 'calde' del centro storico. Un progetto di area vasta che proseguirà fino al 31 marzo 2016, finanziato per 8 mila euro dall'Amministrazione comunale, 8 mila euro dalla Asl 4 di Prato e 40 mila euro dalla Regione Toscana, volto ad avvicinare i soggetti affetti da dipendenza ai servizi del Sert. Un valido strumento, da integrare con gli interventi delle forze dell'ordine, da mettere in campo per monitorare la situazione e avvicinare le persone affette da dipendenza da sostanze ai percorsi di recupero, ma che deve essere integrato con interventi delle forze ordine.

"Il fenomeno della tossicodipendenza non è migliorato, lo dicono i dati: 74 casi di overdose nel primo semestre 2014, 76 nei primi sei mesi di quest'anno. Per contrastarlo ci vogliono attenzione e perseveranza da parte di tutte le istituzioni - ha commentato il vicesindaco Simone Faggi -. E' evidente il lavoro svolto dalle forze dell'ordine in città, ma in centro e nello specifico nella zona del Serraglio serve uno sforzo maggiore da parte di tutti e non abbiamo certo la presunzione di pensare che l'attividtà degli operatori di strada sia la soluzione, è solo una parte - sicuramente determinante - del lavoro. L'azione del governo della città non è sufficiente per garantire il ritorno alla normalità in quella zona, è fondamentale una sinergia forte con le altre istituzioni".

Come sottolineato dal vicesindaco Simone Faggi ci si trova ad intervenire in un contesto dove gli strumenti normativi attuali non permettono il fermo o l'arresto di chi spaccia piccole quantità. "Il tema della tossicodipendenza in città deve essere gestito da tre punti di vista: socialità e lavoro di prossimità, pubblica sicurezza e azioni di Polizia Municipale, lavoro di vicinanza degli operatori di strada", ha sottolineato Faggi. Sul fronte della socialità e del recupero degli spazi l'amministrazione sta facendo una serie di interventi importanti, come la realizzazione del playground al Serraglio, l'apertura del punto Estra in via San Giorgio, l'arrivo della mensa universitaria in via Magnolfi, l'ipotesi di portare nella zona anche Essegiemme e una serie di interventi e azioni condivise con il consorzio Le vie del Serraglio. Sul fronte della pubblica sicurezza si registra una costante presenza della Polizia municipale nella zona del Serraglio e dintorni, prima con il presidio fisso in via Pier Cironi e ora con pattuglie a piedi tra via Pier Cironi, via Magnolfi, via Cavallotti, via Santo Stefano, via della Stufa, piazza Lippi e via San Giorgio. Ma, come ha ribadito Faggi, “Non basta, occorre mettere in campo altro. L'idea infatti è quella di rendere strutturale il servizio degli operatori di strada e riproporlo anche una volta scaduto”.

"Abbiamo cercato di capire il fenomeno e attivare tutte quelle azioni utili per coloro che non si recano spontaneamente al Sert - ha aggiunto Antonella Manfredi, direttrice del servizio tossicodipendenze dell'Asl 4 di Prato -. Oggi si sta assistendo ad un ritorno dell'eroina, il cui uso porta a patologie complesse sia a livello fisico che psicologico. La riduzione del danno è importante anche per prevenire malattie legate alla droga, come l'Epatite C. Il nostro compito è quello di curare, prevenire, favorire il reinserimento e contemporanemente lavorare alla riduzione del danno".

Gli operatori di strada hanno fornito un quadro molto dettagliato del fenomeno della tossicodipendenza per le vie del centro cittadino: il fenomeno si concentra per lo più nell'area tra la Stazione di Porta al Serraglio, il Ponzaglio, la Passerella e i giardini adiacenti e lungo la pista ciclabile che costeggia il Bisenzio. Eroina e cocaina sono le droghe più utilizzate e vengono consumate in luoghi all' aperto, nel caso di maltempo e pioggia invece viene scelto come luogo di consumo il parcheggio delle biciclette o la pensilina sul binario, vicino alle macchinette del caffè. Gran parte dei consumatori sono pendolari e provengono prevalentemente da Firenze, Pistoia, Lucca e Viareggio. In un giorno si stima che siano 80-100 i consumatori sulla piazza pratese, di cui alcuni ricorrenti.

Dei 463 consumatori contati, il 77% sono maschi, il 23% femmine. 8 di questi sono minorenni, 210 hanno tra i 18 e i 25 anni, 140 tra i 26 e 35, gli over 35 sono invece 105. Sono stati riscontrati comportamenti particolarmente rischiosi rispetto alla trasmissione di malattie infettive, quali lo scambio di siringhe, il riusco delle stesso o l'utilizzo di siringhe trovate per terra. A fronte di questo, gli operatori hanno constatato che solo una farmacia all'interno del perimetro delle mura cittadine vende insuline singole, le altre invece prevedono l'acquisto di un pacchetto da 10 siringhe.

Tra gennaio e giugno 2014 sono stati segnalati 74 casi di overdose, di cui 10 conosciuti e 64 non conosciuti, tutti di un'età media di 40 anni. Tra gennaio e giugno del 2015 invece le segnalazioni di overdose sono state 76, l'età media è di 41 anni.

Gli operatori del progetto Outsiders nella loro relazione, hanno anche avanzato alcune proposte: dotare la città di macchinette scambiatrici e bidoncini per i rifiuti taglienti e fornire le farmacie di siringhe da poter vendere singolarmente. Suggerimenti che verranno discussi dall'amministrazione comunale, che intanto ha fatto sapere che dal prossimo anno scolastico sarà potenziato il progetto di prevenzione da parte della Asl nelle scuole, a partire dalla terza media, e che sarà presto attivata una campagna di comunicazione informativa.

adr

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