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Comune di Prato

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16/07/2015 12:11
Consiglio comunale Consiglio Comunale Presenti anche il sottosegretario di Stato Domenico Manzione e il responsabile per la sicurezza di Anci Giorgio Pighi

Consiglio comunale straordinario sulla sicurezza

Si è svolto questa mattina nel salone consiliare della Provincia il Consiglio comunale straordinario sulla sicurezza. Oltre al sindaco Matteo Biffoni, alla giunta e ai consiglieri comunali, questa mattina erano presenti il sottosegretario di Stato l'onorevole Domenico Manzione, il responsabile per la sicurezza di Anci Giorgio Pighi, i consiglieri regionali eletti dell'area pratese Ilaria Bugetti e Nicola Ciolini, il coordinatore del Piano straordinario per il lavoro sicuro nell'Area vasta centro Renzo Berti, il presidente del Tribunale di Prato Nicola Pisano e il comandante della Polizia municipale Andrea Pasquinelli.

Ad aprire i lavori il presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi, che ha sottolineato l'importanza di una Politica della sicurezza: "Sono tante le componenti della sicurezza urbana: da un lato il dato, crudo e drammatico, di quanti atti criminali vengono compiuti; dall'altro ci sono reati che non si vedono, come la criminalità economica e quella ambientale, e ci sono atti che vengono fortemente percepiti dai cittadini, come i furti, le rapine, la droga e la prostituzione. La sicurezza è fatta anche dalla presenza e dall'impegno delle forze dell'ordine ed è la conseguenza di una giustizia rapida ed efficace, e abbiamo visto quali sono le difficoltà del nostro tribunale. Ma sicurezza è anche la certezza del rispetto della dignità dei più deboli. A noi oggi interessa capire cosa possiamo fare come Amministrazione comunale per una politica della sicurezza, volta a fornire, ridurre o reprimere i fattori sociali che mettono in discussione il diritto dei cittadini di vivere senza paura". Il presidente del consiglio comunale Ilaria Santi si è poi soffermato sulla necessità di avere una maggiore cittadinanza attiva: "Credo che una parte molto importante delle politiche della sicurezza del Comune spetti alle azioni partecipative e di promozione della cittadinanza attiva, necessarie per fare una politica della sicurezza efficace".

Per fare sicurezza è necessaria l'attenzione e l'azione del Governo nazionale e allo stesso tempo è importante un confronto con l'esperienza di altre amministrazioni comunali. Proprio a fronte di questo, era presente in consiglio Giorgio Pighi, per 10 anni sindaco di Modena, responsabile per la sicurezza di ANCi Nazionale, criminologo e docente di diritto penale e membro del Forum Sicurezza Urbana, che ha voluto sottolineare come: "Nel corso degli anni è cambiato l'approccio che dobbiamo avere nei confronti del fenomeno della sicurezza. Servono politiche integrate e maggior coordinamento. Sia a livello locale che nazionale, tutti insieme, dobbiamo mettere in campo idee chiare e concrete per risolvere un problema che attanaglia sempre di più la società di oggi. Per costruire una società sicura i comuni hanno un ruolo fondamentale e devono essere attivi. Altrettanto importante è la necessità di un controllo sociale integrato, che deve essere disciplinato dalla legge".

Il dibattito è poi proseguito con l'intervento del capogruppo di Prato Libera e Sicura Aldo Milone: “La nostra città è stanca di promesse, ha urgenza di risposte concrete. Per il contrasto alla criminalità economica c’è bisogno di istituire una fideiussione bancaria per le aziende straniere, in modo da dare un minimo di garanzia. La revisione degli organici delle forze dell’ordine deve essere fatta non in base al numero degli abitanti, ma alla complessità delle situazioni, e in questo senso il passaggio di livello della Questura è un atto dovuto nei confronti di Prato, proprio per la complessità che la contraddistingue - ha proseguito Milone -. Deve essere sbloccato l’imbuto che caratterizza il nostro tribunale, perché non vanifichi il lavoro delle forze dell’ordine. Infine, una proposta concreta è quella di dotare la Polizia Municipale di un collegamento con il Sistema d’indagine, in modo che possa svolgere verifiche su eventuali precedenti penali dei fermati".

La parola poi è passata a Silvia La Vita del Movimento 5 Stelle: “Abbiamo una situazione gravissima di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti alla luce del sole, con conseguenze su sicurezza pubblica (microcriminalità e degrado) e sanitaria (overdose e diffusione malattie, ritrovamento siringhe). Le istituzioni latitano, con il sindaco che ci racconta che non ha la bacchetta magica, il governo che taglia le risorse alle forze dell’ordine e non riforma la giustizia per dare la certezza della pena, e la procura che non avvia le indagini per colpire le associazioni mafiose che gestiscono il traffico di sostanze stupefacenti – ha sottolineato nel proprio intervento la consigliera del M5S -. Chiediamo al Comune risorse per la prevenzione, come corsi in tutte le scuole, politiche sociali giovanili di sensibilizzazione e d’integrazione, e al Governo uno Stato che torni ad essere amico del cittadino non solo quando deve riscuotere le tasse, e che si torni a discutere di priorità vere e non di pseudo riforme utili solo a loro stessi”.

“E' importante prendere coscienza e consapevolezza di quello che sta vivendo la nostra città, una città aperta, lungimirante e che non teme confronti - ha affermato il capogruppo di Forza Italia Rita Pieri -. Vogliamo un impegno vero e concreto da parte dell'amministrazione e di tutte le istituzioni, che hanno un ruolo di formazione, tutela, monitoraggio, ma anche sociale e di deterrente. Le istituzioni devono rispondere ai cittadini, a tutti coloro che vogliono tornare ad essere padroni delle proprie case, ai bambini che vogliono giocare nei parchi pubblici, alle donne che vogliono andare a fare una passeggiata o a correre liberamente. Prato è una città bella, capace di includere, che ha investito molto nelle politiche di integrazione, a partire dalle scuole. Questa città ha dato tanto, ma c'è il rischio che tutta la nostra storia e i nostri sforzi vengano perduti. Chiedo quindi anche al Governo un aiuto per ripristinare l'ordine e la legalità nel nostro territorio”.

“E' dai fatti semplici che si percepisce come è la situazione a Prato. Sul tema della sicurezza è necessaria una riflessione d'insieme ed è fondamentale gettare le basi per un percorso comune - ha sottolineato Antonio Longo, consigliere di Prato con Cenni - Chiunque in Italia associa Prato alla mancanza di sicurezza e all'illegalità diffusa, viviamo in una società totalmente degenerata, che ha saputo sempre rialzarsi da qualsiasi situazione, ma che ogni volta che riesce a rivedere la luce viene bastonata dal verificarsi di fatti o eventi negativi. La battaglia dialettica ad oggi serve a poco, solo a dimostrare alla città che su questo tema c'è attenzione. Ma non basta, con l'aiuto del Governo cerchiamo di far rialzare Prato. Propongo di istituire una Commissione speciale d'indagine sul tema".

"Prato sta attraversando un periodo di trasformazione, l’amministrazione ha già dato alcune risposte concrete nella lotta alla delinquenza e al degrado, sia in centro che in periferia, collaborando attivamente con i cittadini e con le associazioni del territorio - ha concluso il capogruppo Pd Lorenzo Rocchi -. Penso alla realizzazione del campo da basket al Serraglio, ai nuovi punti di aggregazione che stanno nascendo nelle periferie, al lavoro svolto col Consorzio Santa Trinita per i giardini di Sant’Orsola. Dobbiamo proseguire in quello che stiamo facendo, siamo consapevoli che la battaglia è ancora lunga e per vincerla abbiamo bisogno anche dell’aiuto della Prefettura, del Governo e delle altre istituzioni".

A chiudere i lavori è stato l'onorevole Domenico Manzione: "Ringrazio l'amministrazione e tutte le forze politiche per la formulazione di proposte, concrete e fattibili, che il Governo non può far altro che registrare. In particolare - ha sottolineato il Sottosegretario di Stato - ritengo l'idea dell'istituzione di una commissione speciale d'indagine un ottimo modo per cercare di capire che cosa ha determinato la lievitazione del fenomeno della tossicodipendenza e dello spaccio in alcune zone ben precise della città. Capire ci aiuterà ad individuare meglio i meccanismi da mettere in atto per debellare questo problema e il Governo è certamente pronto a fare la sua parte".

adr

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