Lotta alle discariche abusive: la Polizia Municipale sequestra autocarro e 500 chili di rifiuti tessili
Nella notte tra sabato e domenica una pattuglia di motociclisti, nel corso dei controlli notturni del territorio, ha notato transitare in via Tettamanti un autocarro con il cassone colmo di sacchi neri. Insospettiti dal carico gli agenti hanno fermato il veicolo per un controllo di polizia stradale scoprendo così che trasportava una grossa quantità di rifiuti costituiti da scarti tessili. Il tutto senza nessuna autorizzazione ambientale.
L’attività veniva svolta dal proprietario del veicolo, H.J, un cittadino italiano di 33 anni, residente fuori Prato, ma domiciliato presso il campo nomadi di Viale Marconi .Il veicolo era già stato attenzionato da parte dell’unità specialistica ambientale della Polizia Municipale in quanto immortalato da alcuni sistemi di videosorveglianza della città mentre il conducente ed i passeggeri effettuavano operazioni analoghe di trasporto e abbandono rifiuti in alcune strade isolate della città; tuttavia la targa non era mai stata leggibile in quanto molto usurata e quindi poco visibile in orario notturno; la presenza di una grossa ammaccatura presente sulla fiancata destra del mezzo ed il sistema rudimentale utilizzato per assicurare il paraurti anteriore mediante una corda ha permesso agli agenti di riconoscere il mezzo fermato.
Il conducente si è giustificato dicendo di aver trovato i rifiuti nelle zone industriali di Montemurlo e di averli raccolti per provare a rivenderli a qualche azienda della zona. E’ così scattato il sequestro del veicolo, soggetto a confisca ed i due cittadini rischiano adesso l’arresto da 6 mesi a 2 anni e l’ammenda da 2.600 ad 26.000 euro.
Sale così a 5 il numero di veicoli sequestrati (4 in virtù di reati ed uno per illecito amministrativo) da parte della polizia municipale, per attività illecite ambientali. Quattro di essi risultano di proprietà di soggetti dimoranti nei vari campi nomadi presenti nella città.
L’attenzione della Polizia Municipale rimane altissima, al fine di arginare per quanto possibile il fenomeno dell’abbandono abusivo di rifiuti ed in particolare di quelli tessili, che continua a creare oltre al danno economico, un crescente allarme sociale.
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