Arrestati due cittadini cinesi mentre violano i sigilli ad un magazzino sequestrato
Nel primo pomeriggio di martedì è arrivata al comandante della Polizia municipale una segnalazione da parte di alcuni cittadini che avevano visto dei movimenti sospetti intorno ad un capannone addossato alle mura medievali della città nei pressi dell'ex Ospedale, sequestrato la settimana scorsa dal Gruppo Interforze. Il comandante ha subito disposto dei controlli frequenti ma tutto è rimasto tranquillo fino alla mezzanotte dello stesso martedì quando, due persone, credendo di agire indisturbate, hanno parcheggiato la grande monovolume all'interno dell'area di carico e scarico del magazzino in sequestro, violando i sigilli apposti dalla Polizia Municipale al portone principale. Un cittadino che abita davanti al magazzino, sede di due ditte di confezioni di abbigliamento pronto moda, ha avvertito la Polizia Municale che, essendo nelle immediate vicinanze per i controlli, è intervenuta subito riuscendo a bloccare i due malviventi proprio mentre stavano riaprendo il cancello per allontanarsi con il veicolo ed il suo carico di macchinari e pianali.
I due, di nazionalità cinese originari del Fujian, sono risultati essere lo stesso proprietario del veicolo e un clandestino comunque conosciuto alle Forze dell'ordine per fatti analoghi; sono stati immediatamente bloccati dagli agenti ed accompagnati al Comando di Polizia Municipale dove sono stati arrestati per furto aggravato mentre il veicolo, con tutto il suo carico di macchinari, è stato sequestrato.
Processati con rito direttissimo i due responsabili sono stati condannati dal Giudice Monocratico del Tribunale di Prato ad un anno di reclusione; è stata disposta inoltre la confisca dei beni in sequestro, salvo i macchinari che, dopo le procedure di rito, verranno restituiti ai proprietari.
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