Commemorazione di Francesco di Marco Datini, il mercante di Prato
Il mercante di Prato. Così è conosciuto Francesco di Marco Datini, simbolo dell'intraprendenza pratese e straordinario mercante del Rinascimento. Ogni 17 agosto il Comune di Prato ricorda l'affascinante figura di Datini, commerciante internazionale che tra la fine del 1.300 e l'inizio del 1.400 fondò una sorta di holding company formata da società di capitali presenti ad Avignone, Firenze, Pisa, Genova, Barcellona, Valenza e Palma di Maiorca. Datini morì il 16 agosto 1410.
Per ricordare Datini questa mattina il vicesindaco Simone Faggi ha deposto una corona d'alloro alla statua di Antonio Garella che ritrae Datini mentre porge il proprio testamento ai poveri, ai quali il mercante lasciò tutti i suoi beni per un valore di oltre 100mila fiorini d'oro con l'istituzione del "Ceppo dei poveri di Francesco di Marco" (oggi casa Pia dei Ceppi). Alla deposizione della corona erano presenti anche Filippo Boretti, presidente della Casa Pia de Ceppi, F. Raffaella de Gramatica, presidente uscente dell'Archivio di Stato di Prato, il nuovo presidente dell'archivio Daniele Cianchi e il Giampiero Nigro, direttore dell'Istituto internazionale di storia economica F. Datini. A seguire la messa in ricordo di Datini nella chiesa di San Francesco, dove si trova la sua lastra tombale realizzata Niccolò di Pietro Lamberti.
Proprio nelle scorse settimane il Consiglio comunale ha votato la delibera nella quale si dà indirizo ai rappresentanti del Comune in Casa Pia de Ceppi e Istituto Datini di valutare le forme possibili di integrazione diella missione e della governance dei due enti.
edr
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