Rinviato a mercoledì 26 agosto il concerto di Dario Cecchini alla Corte delle Sculture della Lazzerini con Jazzasonic
A causa del maltempo è rimandato a mercoledì 26 agosto, alle 21,30 l'appuntamento con Dario Cecchini, trombettista di grande esperienza, che presenta l’album Jazzasonic, frutto omonimo del suo ultimo progetto musicale.
Dario Cecchini inizia fin da giovanissimo a studiare la batteria per passare a 14 anni al sassofono e al flauto traverso dedicandosi subito al jazz, passione familiare. A 20 anni entra in conservatorio nella classe di sassofono studiando parallelamente musica classica e jazz fino al diploma conseguito presso il conservatorio Cherubini di Firenze. All'interno dello stesso Conservatorio ottiene nel 2010 la laurea nel biennio superiore di jazz con il massimo dei voti.
Nel 1998 fonda la marching band Funk Off, ispirandosi alla tradizione delle street band di New Orleans e da artisti come Maceo Parker, James Brown e quelli Motown. Alla matrice di origine bandistica, i Funkoff uniscono ritmi diversi, fondendo funky, soul, jazz, latin e rock, creando un interessante mix musicale energico e peculiare. Il progetto ha tra le sue caratteristiche quella di far sempre accompagnare alla musica delle coreografie originali, per cui i musicisti mentre suonano, vanno in parade o cantano sul palco, ballano. Dario Cecchini, insieme a Funk Off, ha oltre 500 concerti al loro attivo e sono stati band ufficiali dell'Umbria Jazz ed Umbria Jazz Winter in più edizioni.
Con Jazzasonic, del quale è uscito il primo CD dal titolo omonimo nel 2011, Dario Cecchini continua ad esplorare quei territori a cavallo fra jazz, funk, ritmi composti e sonorità moderne che da anni esplora con i suoi Funk Off.
Stavolta però lo fa con un organico tipico del jazz, formato da musicisti di caratura internazionale e di grande personalità: Fabio Morgera alla tromba, Mauro Grossi al pianoforte, tastiere e live electronics, Guido Zorn al contrabbasso e Walter Paoli alla batteria.
Il fulcro del progetto sono le composizioni, tutte di Cecchini, dalle quali risulta chiara l’intenzione di creare una musica personale e moderna, aperta ad ogni contaminazione, che affondi le proprie radici nel jazz ma senza alcuna paura di sconfinare in ambiti che non lo siano.
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