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Comune di Prato

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27/08/2015 11:54
Faggi Simone Anniversari Sabato 29 agosto alle 18. Partenza dalla Chiesa di S.Anna in Giolica, arrivo in piazza S.Agostino

Passeggiata didattica nell'anniversario del Sacco di Prato

Il vicesindaco Simone Faggi: "E' doveroso per la cittą ripercorrere e ricordare il proprio passato, un evento che ha cambiato il futuro di Prato e che ha inciso moltissimo sulla storia e sui fenomeni economico sociali della cittą"

Una passeggiata didattica in occasione dell'anniversario dell'inizio del Sacco di Prato da parte delle truppe spagnole guidate dal Cadorna e da Giovanni de' Medici. L'appuntamento è per sabato 29 agosto alle 18 alla Chiesa di Sant'Anna in Giolica (ritrovo ore 17:45). L'iniziativa è organizzata dall'Associazione culturale Historiaedita con il patrocinio del Comune di Prato.

"Un'iniziativa che apre il cartellone di eventi che animeranno Prato fino a fine settembre: in programma spettacoli, sport, teatro, musica e incontri - ha commentato il vicesindaco Simone Faggi –. Prato, a distanza di 503 anni, non vuole dimenticare. E' doveroso per la città ripercorrere e ricordare il proprio passato e un evento lungo e sanguinoso che ha cambiato il futuro di Prato, incidendo molto sulla storia e sui fenomeni economico-sociali della città. La celebrazione del 29 agosto vuole essere anche un'occasione per riscoprire la storia, i luoghi e le tradizioni di Prato".

La passeggiata, pensata per circa 70 persone, sarà incentrata sulla storia e sull'alimentazione del primo rinascimento. La celebrazione prenderà il via alle 18 dalla Chiesa di S.Anna in Giolica e, dopo una passeggiata per le vie centro, con visita di Palazzo Datini e del Monastero di San Vincenzo, finirà con dei piccoli assaggi guidati, di vini speziati (Hibernum e Lo Mastro Vinaio) e di dolci rinascimentali (Antica Pasticceria Betti), in Piazza S.Agostino. Sarà così possibile familiarizzare con le materie prime utilizzate nelle preparazioni proposte per la degustazione per riscoprire sapori e metodi che si stanno man mano perdendo.

"Ripercorreremo i luoghi che hanno caratterizzato l'assedio - ha aggiunto Nicola Di Filippo, presidente dell'Associazione Culturale Historiædita -. Analizzeremo il contesto storico in cui sono avvenuti i tragici fatti e andremo a visitare due luoghi simbolo del Sacco di Prato: Palazzo Datini, per ricordare i Ceppi che si spesero per pagare il riscatto dei numerosi pratesi sequestrati dagli spagnoli, e il Monastero di San Vincenzo, per ricordare il miracolo della Madonna dei Papalini. Entrambi i luoghi saranno aperti appositamente per celebrare il 29 agosto del 1512".

Era il 29 agosto del 1512 quando gli spagnoli spostarono l'artiglieria dal Mercatale verso Porta al Serraglio. L'assalto fu estremamente violento: i pratesi riuscirono a chiudere una breccia aperta nelle mura presso la chiesa di Sant'Agostino, ma furono sopraffatti da gruppi di assalitori che riuscirono a scalare le mura. Un contemporaneo, Iacopo Modesti ricorda così il sacco che durò 22 giorni: ‘Il sacco fu universale di tutta la roba e di tutte le persone e di tutti i luoghi sagrati e profani'. Finalmente il 19 settembre 1512 l'esercito spagnolo lasciò Prato dirigendosi verso l'Emilia: la città era spogliata.

adr

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