La città respinge la provocazione fascista e rimuove la corona e lo striscione di Casa Pound
A seguito della deposizione di una corona d'alloro e dell'esposizione di uno striscione al Castello dell'Imperatore da parte di esponenti di casa Pound e Etruria 14, il vice sindaco Simone Faggi dichiara quanto segue:
"Lo scorso anno le corone deposte dall’Amministrazione Comunale al monumento ai deportati all’ippodromo e alla lapide del Serraglio furono oggetto di vandalismi anonimi; oggi la memoria della lotta di liberazione viene offesa in una forma diversa, con un'azione provocatoria, attraverso l'esibizione di uno striscione in memoria dei "camerati", da parte dei neofascisti di Casa Pound e Etruria 14.
L’Amministrazione Comunale ha provveduto a rimuoverlo, perché non si può tollerare che le vittime e i carnefici siano posti sullo stesso piano, che sia tributata qualsiasi forma di onore a chi ha partecipato alle azioni naziste contro la popolazione civile, a chi ha guidato, come è successo a S.Anna di Stazzema, i nazisti a colpire donne e bambini inermi e si è macchiato di crimini atroci contro innocenti.
Non possiamo accettare che si ricordi chi esaltava la "bella morte" torturando e massacrando, e tradendo il proprio Paese e qualsiasi senso di umanità. Grazie al CLN, a chi ha combattuto allora, la Repubblica di Salò non prevalse, e il nostro Paese ha costruito per 70 anni una democrazia e una libertà che non può perdere.
Abbiamo pietà di tutti coloro che hanno perso la vita in quella guerra che fu voluta da Mussolini e dai suoi seguaci, ma l'Amministrazione Comunale ha ritenuto comunque doveroso rimuovere la corona d'alloro deposta in ricordo dei fatti avvenuti il 7 settembre del 1944 perché spetta soltanto all'Amministrazione decidere dove queste devono essere deposte, nella consapevolezza che il gesto della deposizione ha una valenza storico politica che va aldilà del singolo fatto storico. A nostro parere il ricordo della cittadinanza deve andare a coloro che salvarono, sacrificandosi, in nome della libertà e dell'antifascismo, l’onore dell’Italia".
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