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Comune di Prato

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16/10/2015 12:38
Sindaco Sindaco A preoccupare le conseguenze del crollo delle azioni, rassicurazioni invece su posti di lavoro e presenza sul territorio

BPVi, il sindaco Biffoni: "Il direttore Iorio ha garantito attenzione per la cittą, ma i prossimi mesi saranno durissimi"

"Non voglio interferire con il lavoro della banca, ma da sindaco rappresento le preoccupazioni dei pratesi che, alla luce di quanto è accaduto negli ultimi mesi, non vedono un futuro roseo. Abbiamo risparmiatori e imprese che hanno investito in azioni destinate a perdere gran parte del loro valore, posti di lavoro che ci auguriamo vengano mantenuti, un territorio che nella Banca Popolare di Vicenza ha un punto di riferimento anche per l'accesso al credito". Il sindaco Matteo Biffoni ha spiegato con chiarezza al direttore generale della BPVi Francesco Iorio, incontrato ieri pomeriggio a Firenze, quali sono le preoccupazioni tangibili della città alla luce delle notizie degli ultimi mesi, sia per quanto riguarda il deprezzamento delle azioni e la ricapitalizzazione della banca, sia sull'immediato futuro. Altrettando chiaramente Iorio ha fatto il punto della situazione, spiegando come il rilancio della banca debba necessariamente passare dal mercato (e quindi da una riduzione del valore delle azioni). Rassicurazioni sono invece arrivate sul fronte dei posti di lavoro, della presenza e del legame con la città di Prato: "Secondo quanto mi ha riferito il direttore potrà esserci qualche accorpamento di sportelli senza comunque ridurre il servizio sul territorio. Sicuramente il direttore ha ben chiaro come per la città il rapporto con la banca debba essere costante, soprattutto in questo momento difficile, e da sindaco ho chiesto di essere tenuto al corrente dei passi più cruciali". Biffoni ha posto anche la questione dei quadri di Palazzo Alberti: "Ho trovato un'importante apertura: il direttore Iorio ha capito come mettere a disposizione della collettività pratese le opere d'arte, rendendole fruibili da parte dei pratesi, possa essere un importante segno di rispetto per una città che ha lì un pezzo della propria cultura".

edr

1304/15

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