Firmato il protocollo d'intesa per l'innovazione tecnologica e creativa nel settore tessile
Realizzare a Prato un incubatore per start up nel tessile abbigliamento attraverso due pilastri: un centro di eccellenza per l’innovazione e la ricerca tecnologica, e un campus della creatività per supportare l’imprenditoria giovanile e i modelli innovativi di business. Sono questi gli obiettivi del Protocollo d'intesa per l'innovazione tecnologica e creativa nel settore tessile, promosso dall'assessorato allo Sviluppo Economico del Comune, che è stato sottoscritto questa mattina da Comune di Prato, Fondazione Museo del Tessuto, Next Technology Tecnotessile, PIN di Prato, Camera di Commercio, Unione Industriale Pratese, Confartigianato Imprese Prato, CNA e Artigianato pratese.
L'accordo si sviluppa nell’ambito delle azioni di capitalizzazione dei risultati del progetto europeo Plustex (Policy Learning to Unlock Skills in the TEXtile sector), sviluppato dal 2012 al 2015, di cui il Comune di Prato è l'ente capofila.
"Arriviamo alla conclusione di un lungo progetto partecipativo che si è svolto al Museo del Tessuto sull'innovazione e la ricerca nel settore tessile - ha commentato l'assessore allo Sviluppo Economico Daniela Toccafondi -. Vogliamo ora lavorare tutti insieme per creare un network internazionale sull'innovazione, che parta dal coinvolgimento dei giovani nel settore del tessile e dell'abbigliamento. A Prato ci sono aziende difficilmente imitabili per qualità e know how, ci sono centri di ricerca di eccellenza, vogliamo guardare al futuro investendo sui giovani. Grazie a questo protocollo vogliamo evidenziare anche alla Regione Toscana la possibilità e la capacità che abbiamo di creare start up house che parlino di innovazione e creatività. Dobbiamo andare nella logica di rinnovare, impletentare il campo delle competenze e pensare al futuro".
La realizzazione del progetto porterebbe alla creazione della prima struttura di questo tipo realizzata in Italia, finalizzata a sostenere le esigenze di modernizzazione, innovazione e trasformazione strategica delle piccole e medie imprese di fronte alle sfide della globalizzazione, e rivolta anche ad un mercato internazionale.
"Dobbiamo partire dalla storia del Museo del Tessuto, raccogliendone il patrimonio aziendale e guardando al futuro – ha aggiunto Francesco Marini, presidente del Museo del Tessuto -. Siamo il distretto tessile più grande d'Europa, vogliamo farlo diventare una piccola Silicon Valley della moda, dove le aziende siano in grado di collaborare in sinergia tra di loro”.
“Questo protocollo d’intesa offre l’opportunità di investire sulla formazione semplificando e mettendo ordine in una materia spesso troppo complessa e disorganizzata – ha aggiunto Claudio Bettazzi, presidente di Cna Artigianato pratese -. Il Comune in questo contesto è un partner essenziale per evirare la dispersione di idee e progetti, cosa che non ci possiamo permettere. Servono però i fondi necessari per portare avanti questi progetti, e mi rammarico che la Regione Toscana abbia stanziato solo cento milioni di euro per lo sviluppo e l’innovazione, una cifra troppo bassa per investire energicamente nelle start up”.
Le esperienze europee prese a modello (il Centro Europeo per il Tessile Innovativo –CETI- di Lille, ed il progetto incentrato sulla creatività di Maisons de Mode di Roubaix), sono state approfondite all’interno di uno studio di fattibilità, realizzato da Next Technology Tecnotessile e saranno discusse nelle prossime settimane con la Regione Toscana.
“E' necessario dare nuova fiducia ai giovani, c'è bisogno di formazione, di ricerca e di innovazione – ha affermato Solitario Nesti di Next Technology Tecnotessile -. Il tessile e la moda non sono finiti, dobbiamo crederci e lavorare tutti insieme, vanno create nuove competenze ed è importante connettere l'uso delle tecnologie con la nostra creatività”. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Moreno Vignolini, vice presidente di Confartigianato Imprese Prato, il presidente della Camera di Commercio Luca Giusti e Enrico Banchelli del Pin, Luca Giusti, che hanno sottolineato l'importanza di continuare a lavorare sull'innovazione e sui giovani.
In questi ultimi mesi i firmatari del protocollo hanno messo a punto un piano di azione dettagliato affinché, una volta condiviso con l’amministrazione Regionale, venga avviato un percorso secondo il quale tutto il sistema moda pratese, dove operano oltre 7.800 imprese e che rappresenta un quarto dell'occupazione, possa guardare, anche grazie a questo progetto , all'innovazione come driver essenziale per rafforzare le traiettorie di sviluppo dell’economia del distretto.
adr
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