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Comune di Prato

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26/10/2015 12:26
Alessi Filippo Ambiente e Sviluppo Luci e ombre sul settore dei rifiuti e della mobilitā: si butta via molto, ma si recupera tanto; dato negativo sulla superficie stradale pedonalizzata

Rapporto ecosistema urbano, Prato al 69esimo posto

L'assessore Alessi: "Prato č una cittā che ha ancora grandi margini di miglioramento e su questo stiamo orientando i nostri interventi"

Prato si classifica al 69esimo posto, con un totale di 48,05 punti, nella 22esima edizione del rapporto "Ecosistema Urbano", realizzato da Legambiente e Ambiente Italia e pubblicato oggi su Il Sole 24 ore. Si segnala un miglioramento rispetto al 2014, quando Prato si attestava al 72esimo posto della classifica generale, con 45,51 punti. "Rispetto allo scorso anno si registra un lieve miglioramento. Del resto, sono molte le azioni che l'amministrazione comunale ha messo in campo e sta portando avanti, ma certamente c'è ancora molto lavoro da fare - ha commentato l'assessore alla Mobilità e all'Ambiente Filippo Alessi. - Prato è una città che ha ancora grandi margini di miglioramento, una città giovane, dinamica e che può scalare la classifica ed arrivare ai più alti livelli. Stiamo lavorando per questo, per renderla sempre più vivibile e per far sì che l'ecosistema urbano sia ancora più efficiente".

Il rapporto mette a confronto i 104 comuni capoluogo di provincia ed è basato su 18 indicatori relativi a cinque macro aree: aria, acqua, rifiuti, mobilità ed energia. Come sottolineato sul "Sole 24 Ore", i progressi sono ancora limitati, non cambiano nè il gruppetto di testa, nè quello di coda. Fra le città più virtuose spiccano Verbania, Trento, Belluno e Bolzano. Tutta la top ten è caratterizzata da città di piccole o medie dimensioni, prevalentemente del Nord, e montane. Ultime le rappresentanti del Mezzogiorno, in particolare siciliane e calabresi.

Mobilità. Sul settore mobilità si registrano i risultati forse peggiori. Prato si colloca al 91esimo posto per quanto riguarda la superficie stradale pedonalizzata, con 0,02 mq per abitante, mentre è alla 37esima posizione (6,95 metri equivalenti ogni 100 abitanti) nella classifica sul livello di infrastrutturazione per la ciclabilità. "E' deprimente il dato sulla pedonalizzazione e ci indica che sono ancora pochi i luoghi totalmente pedonali - ha spiegato Alessi. - Molto si deve fare anche sulla ciclabilità e sulla riduzione del traffico. Stiamo adesso predisponendo il Piano urbano per la mobilità sostenibile, volto a rendere la città maggiormente fruibile, ad aumentare la qualità della vita in ambito urbano, a migliorare l'immagine e la competitività della città riducendo i consumi energetici legati ai trasporti". La città laniera, inoltre, si colloca al 37esimo posto nella classifica riguardante la pressione delle vetture, con 60 autovetture circolanti ogni 100 abitanti ed è 56esima tra le città medie per quanto riguarda i sinistri stradali (4,41 vittime ogni 100mila abitanti).

Aria. Per quanto riguarda le polveri sottili e l'ozono, si registra un primo piccolo calo, a livello generale. Notizie incoraggianti dal capitolo dedicato al biossido di azoto, con le 77 città monitorate dallo studio (contro le 66 dell'edizione precedente), il cui valore medio delle concentrazioni è inferiore al limite, che è di 40 microgrammi per metro cubo. Prato in questo settore si classifica al 51esimo posto, mentre è alla 48esima posizione per le polveri sottili. "Abbiamo predisposto un piano di azione per l'energia sostenibile che impone una riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020 - ha commentato Alessi -. I pm10 invece sono ancora troppo alti, seppur in riduzione rispetto al passato".

Acqua. Prato può considerarsi un comune virtuoso in merito al consumo pro capite giornaliero di acqua potabile per uso domestico, classificandosi in terza posizione, preceduta da Ascoli Piceno e Pistoia. Siamo però penalizzati dalla dispersione della rete (differenza tra acqua immessa e acqua consumata per usi civili, industriali, agricoli): Prato si colloca poco dopo la metà della classifica, al 57esimo posto (37%). "Da premiare la virtuosità dell'uso dell'acqua da parte dei cittadini - ha aggiunto Alessi - E' necessario però ribadire una dispersione del 37%della rete è un dato eccessivo che non ci possiamo permettere ed è necessario chiedere un miglioramento al gestore del servizio idrico".

Rifiuti e energia. Luci e ombre per il settore della raccolta differenziata: a Prato si butta via molto, ma allo stesso tempo si recupera tanto. "Il problema del dilagare dell'abbandono abusivo di scarti tessili sballa la nostra classifica - ha infine spiegato Alessi -. Dobbiamo lavorare tutti insieme per combattere questo fenomeno. Dall'altro lato invece il rapporto mette in luce una comportamento generalmente buono da parte dei cittadini per quel che riguarda la raccolta differenziata, che può ancora crescere moltissimo". Sulla produzione annua di rifiuti urbani ci classifichiamo, infatti, alla 96esima posizione, ma saliamo alla 53esima posizione per la raccolta differenziata (a Prato si recupera il 44,5% sul totale dei rifiuti prodotti). Altro indicatore importante è quello relativo alle energie rinnovabili, considerando la diffusione degli impianti solari termici e fotovoltaici nelle strutture pubbliche: Prato si classifica 35esima, con 3,70kW/1000 abitanti.

adr

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