Da Prato a Expo 2015, i prodotti tipici del territorio a Cascina Triulza per l'ultima settimana dell'Esposizione Universale
Prato e i suoi prodotti tipici protagonisti dell'ultima settimana di Expo nel segno dell'aggregazione e della cultura. Ad inaugurare la presenza pratese all'ultima settimana dell'Esposizione Universale, per mettere in evidenza l'importanza che la città riveste nel tessile, sul Palco di Cascina Triulza, si sono esibite le Pagliette del Buzzi che, capitanate dal presidente Gabriele Villoresi, hanno messo in scena uno spettacolo creato per l'occasione con musica e testo di Stefano Caprilli e la coreografica di Erik Basso. Gli studenti del Buzzi hanno divertito i presenti aprendo lo spettacolo con una poesia di Roberto Betti a cui è seguito lo spettacolo che ha raccontato con ironia le bellezze e la tipicità di Prato. Poi sul palco è andata in scena la 'compagnia' del Rione Verde di Carmignano, che ha proposto una rappresentazione scenica evocativa del Palio di San Michele, appena conquistato. A seguire due incontri tematici sempre organizzati dal Comune di Prato nell'ambito del progetto Anci x Expo, dedicati rispettivamente alle proprietà nutritive dei prodotti del territorio e al ruolo del cibo nell'arte dal Rinascimento ad oggi.
"Essere a Expo è un'occasione fantastica per il nostro territorio per far conoscere a livello nazionale e internazionale le tante eccellenze che possiamo vantare - ha affermato il sindaco Matteo Biffoni -. Nell'ultima settimana transiteranno ad Expo oltre 200 mila persone al giorno, certamente la vetrina migliore per i nostri prodotti e per chi con passione e competenza lavora ogni giorno per offrire l'eccellenza. Ci siamo presentati ad Expo uniti, creando sinergia e lavorando insieme, è stato sicuramente questo il nostro punto di forza, il miglior modo per valorizzare e promuovere il nostro territorio".
Il saluto del sindaco Biffoni ha fatto da introduzione al primo appuntamento a Cascina Triulza, che ha interessato da vicino i prodotti tipici e le sue proprietà nutrizionali, illustrate dalla dietista Elisa Papini dopo i saluti istituzionali dei sindaci degli altri Comuni coinvolti nel progetto - Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Vaiano e Vernio - del Presidente della Camera di Commercio di Prato Luca Giusti e dell'Assessore alle Attività Produttive e al Turismo Daniela Toccafondi, la quale ha dichiarato: "Abbiamo dimostrato come facendo squadra, puntando sulle diverse eccellenze nei settori che da sempre ci caratterizzano, si possano ottenere risultati importanti e prestigiosi come questo, occasioni per far conoscere al mondo la nostra realtà. Essere scelti insieme a soli altri 3 comuni italiani per essere protagonisti all'interno di Expo è motivo di grande soddisfazione per tutti noi".
Nello stesso workshop, durante il quale si è sottolineata a più voci l'importanza soprattutto per le piccole realtà territoriali di fare sistema per poter valorizzare e promuovere le proprie tipicità anche in contesti di grande visibilità come Expo, l'intervento del Prof. Giampiero Nigro, Ordinario di Storia Economica all'Università di Firenze ha fatto un richiamo all'importanza del ruolo dei prodotti tipici nella storia economica del territorio pratese, a seguire la testimonianza di due "volti del gusto" made in Prato, ovvero il Presidente dei pasticceri pratesi Massimo Peruzzi e in rappresentanza del Consorzio Mortadella di Prato, Enrico Conti anche ideatore dell'Accademia Macelleria Italiana.
Il ruolo del cibo nell'arte è stato invece il tema conduttore del secondo workshop. Ad introdurre il tema, l'intervento di Giacomo Mari, Assessore alla Cultura del Comune di Poggio a Caiano che ha parlato di percorsi d'arte dalla Villa Medicea alla fattoria medicea, fornendo di fatto uno spunto importante di riflessione che ha approfondito la storica dell'arte Nadia Bastogi nel suo intervento, incentrato sul ruolo dei prodotti tipici del territorio nell'arte dal Rinascimento al Novecento. Un legame quello tra eccellenze enogastronomiche e l'arte, che continua a dare reciproco lustro alla città e al suo tessuto culturale, come prova anche il coinvolgimento nel progetto del Museo Pecci, rappresentato nell'evento tenutosi ieri a Expo dal Responsabile di Area e Conservatore Stefano Pezzato.
Cibo e cultura dunque elementi di una stessa equazione? Ciò che ha unito con un comune fil rouge tutti gli interventi della giornata è essenzialmente l'importanza di promuovere a più livelli una vera e propria cultura del cibo e del buon vivere, basata sulla genuinità e sulla sostenibilità dei prodotti, nel pieno rispetto dei principi di Expo e della Carta di Milano. Principi che si identificano ad esempio nel progetto di coltivazione di grano a km zero Gran Prato, presentato dal presidente dell'omonima Associazione, Marco Bardazzi o ancora nell'attività di tutela della qualità dei vini di Carmignano presentata dal Presidente del Consorzio di Tutela oltreché dell'Associazione Strada del Vino e dell'Olio di Carmignano Fabrizio Pratesi.
Promuovere una cultura del cibo e alla pratica del buon vivere significa non solo educare a un consumo consapevole, ma anche riconoscere a esso quella forte componente emozionale che solo la storia, la tradizione e la volontà di non disperdere i sapori e il sapere può conferire ad ogni prodotto. Come ad esempio i Biscotti di Prato, raccontati in questa occasione da Paolo Sacchetti, membro del Consorzio per la loro valorizzazione.
Entrambi gli incontri sono stati condotti dalla giornalista di Rai Uno Camilla Nata.
Per tutta la settimana, fino al 31 ottobre, i prodotti tipici saranno presenti con Atipico al mercato di Cascina Triulza.
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