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Comune di Prato

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27/10/2015 12:22
Faltoni Monia Finanze La risposta dell'Amministrazione alle affermazioni dell’associazione ‘Prato città curata’ contro il presunto rincaro della tariffa Tari

Tari, l'assessore Faltoni: "Nessun aumento nè nel 2015 nè nel 2016"

Faltoni: "Invitare i cittadini a non pagare il saldo della Tari è un invito ad evadere l’imposta"

“Non risponde al vero che la tariffa della Tari 2015 sia aumentata del 30% a causa della raccolta dei sacchi neri scaricati illegalmente. Si tratta di una leggenda metropolitana, perché la tariffa 2015 è sostanzialmente identica, salvo aggiustamenti di qualche spicciolo, a quella del 2014. E posso dire fin da adesso, sulla base del piano finanziario già predisposto da Asm,  che l’imposta non subirà aumenti nemmeno nel 2016”. L’assessore al Bilancio, Monia Faltoni, commenta così le affermazioni dell’associazione ‘Prato città curata’ che contro il presunto rincaro della tariffa Tari ha indetto una manifestazione per venerdì 30 ottobre in piazza del Comune, invitando i cittadini a non pagare il saldo della Tari, la cui scadenza è fissata proprio nella stessa giornata.

Anche il presidente di Asm, Gianluca Tapparini, smentisce le voci diffuse dall’associazione ‘Prato città curata’. “Non solo non c'è stato nessun aumento della Tari nel 2015 – dichiara – ma non c’è stato nememno nessun aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti tessili”. Tapparini, inoltre, sottolinea che gli oneri per la rimozione dei sacchi abbandonati illegalmente “ammontano a € 550.000, in una percentuale pari al 1% circa della Tari totale”. 

“Chiarito che non c’è stato e non ci sarà alcun aumento in bolletta – ha aggiunto l’assessore Faltoni – voglio rassicurare tutti i cittadini che resta fermo l’impegno del Comune e di Asm a combattere la pratica dello smaltimento illegale dei rifiuti e a contrastare il fenomeno dell’evasione. A questo proposito faccio notare che invitare i cittadini a non pagare il saldo della Tari è un invito ad evadere l’imposta”.  E per chi decidesse di non ottemperare al pagamento, ricorda Asm, le norme vigenti stabiliscono una sanzione pari al 30% del dovuto oltre che eventuali azioni esecutive laddove persista la morosità.

Comune, Asm e Programma Ambiente sottolineano che gli scarti tessili delle attività artigianali, che sono oggetto delle cronache quotidiane e che vengono strumentalizzate per incitare all’evasione dell’imposta, sono stati da sempre assimilati agli urbani e il costo della loro gestione incluso nella Tari, per tutte le aziende italiane e straniere. Si tratta di un’impostazione che è frutto di valutazioni delle amministrazioni precedenti all’attuale e che, nello specifico, prevede che i produttori di scarti di lavorazione in grandi quantità (deassimilati, industriali e artigiani) devono pagare una Tari ridotta (riduzione della superficie del capannone soggetto a imposta) ma devono smaltire correttamente attraverso ditte autorizzate nel libero mercato. Esiste una parte di ditte, in particolare pronto moda, che elude il corretto smaltimento. Tale modalità rientra nel sistema del lavoro a nero, per evitare anche la tracciabilità della produzione. Questo fenomeno avviene da molto tempo ed è reso più evidente con l'eliminazione graduale dei cassonetti e l’implementazione della raccolta porta a porta. “La presenza dei cassonetti, che sono ancora presenti nel Macrolotto 0 ed 1, era un volume disponibile diffuso sul territorio – spiega Tapparini – e adesso la loro mancanza sposta i rifiuti verso la pratica degli scarichi abusivi”.

Asm ricorda, inoltre, che da anni ha organizzato servizi dedicati per la raccolta dei rifiuti assimilati, in modo da garantire il corretto conferimento da parte delle aziende.

Riguardo al “peso eccessivo” che la Tari avrebbe sul bilancio delle aziende, l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi spiega: “Riprendendo l'esempio riferito dalle cronache di oggi, le pizzerie al taglio, così come la quasi totalità delle categorie economiche, sono individuate all'interno di una categoria tariffaria fissata dal decreto legislativo 158/99, per cui la legge ha già fissato un range di produttività dei rifiuti. Il comune, quindi, si limita a recepire nel proprio regolamento una norma applicata generalmente su tutto il territorio nazionale”.

Comune, Asm e Programma Ambiente, sottolineano anche l’azione in corso per contrastare il fenomeno dell’abbandono illegale dei rifiuti. “Le denunce e l’individuazione di soggetti che abbandonano rifiuti illegalmente sono conseguenza dell'intervento predisposto dall’amministrazione – spiega Alessi – ed è un’attività che, anche se faticosamente, che sta dando i suoi frutti. Proseguiremo su questa strada che come dice la cronaca di questi giorni sta dando i suoi risultati, per il controllo e repressione degli scarichi abusivi”. L’assessore aggiunge che sono in corso di potenziamento tutte le attività investigative e di presidio del territorio che, usando le tecnologie disponibili, possano contrastare efficacemente tutti gli scarichi abusivi e sanzionare i soggetti coinvolti, fino alla chiusura delle ditte.

Contestualmente, spiega Asm, in modo da non far pesare sul resto dei soggetti questi oneri, si sta procedendo verso la deassimilazione degli scarti tessili. Quindi per queste attività non è previsto alcuno sconto. Trattandosi di quantitativi ingenti, stimati tra le 15 e le 20.000 tonnellate, le aziende si stanno attivando per individuare modalità di raccolta e gestione di questi rifiuti che permettano a tutte le aziende, italiane e straniere, di smaltirli in forma corretta, sicura e al minor costo possibile. Il prezzo che verrà applicato sarà un prezzo di mercato, per il quale potranno essere individuate convenzioni con associazioni di categorie per ottenere economie di scala e ridurne il costo, per qualsiasi azienda interessata, sia italiana che straniera.

Infine, Asm e Programma Ambiente, nel rispetto della loro mission di salvaguardia dell'ambiente e di sviluppo del riciclo di materia, stanno valutando tutte le tecnologie disponibili che possano permettere il riciclo e il recupero di materia da questi scarti o da parti di essi. "In questa direzione - afferma Roberto Pagliocca presidente di Programma Ambiente - va l’accordo firmato con Tecnotessile, grazie al quale è stato aperto un fronte sul recupero dello scarto tessile, che può dare ulteriori spazi di manovra relativamente alla commercializzazione di materia prima estratta dagli scarti".

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