L'arte pratese antesignana dei temi di Expo 2015
A Cascina Triulza un percorso dal Medioevo al contemporaneo per raccontare la sintonia tra l'arte e il cibo del territorio di Prato. La nostra città e i suoi prodotti tipici sono infatti presenti ad Expo Milano fino a domani, sabato 31 ottobre, nell'ambito del progetto Anci per Expo.
Del rapporto tra arte e cibo si è parlato nel corso di un workshop organizzato dal Comune di Prato, insieme ai comuni dell'area pratese e alla Camera di Commercio. Un appuntamento che ha visto sflare nell'auditorium, dopo l'introduzione del professore Giampiero Nigro, che ha sottolineato che "L'eccellenza della contemporaneità nasce dalla storia", la ricerca condotta dalla storica dell’arte Nadia Bastogi, presente con alcuni suoi allievi del liceo Carlo Livi referenti di un modulo didattico sulla raffigurazione del cibo nell’arte dal Medioevo al Settecento.
Presente anche il responsabile di area e conservatore del Museo Pecci Stefano Pezzato, che ha evidenziato il valore metaforico dell'arte come cibo per la mente. Nel corso della sua attività il Centro Pecci ha infatti presentato numerose opere e progetti artistici incentrati sul tema alimentare e sulla questione del nutrimento. Tra questi Pezzato ha ricordato l'installazione dell'artista cinese Huang Yong Ping, che nel 1992 ha trasformato una porzione del museo in un lungo passaggio dove era sparso del riso, trasformato in un oggetto da calpestare. O ancora la macchina di Wim Delvoye, Cloaca turbo, che fece scalpore nel 2003 perché riproduceva automaticamente l'apparato digerente umano per produrre escrementi. Habitus Abito Abitare curata da Pistoletto, con una sperimentale cucina trasportabile, un invito agli spettatori ad accomodarsi e ristorarsi con l'arte; o come il giapponese Taro Shinoda che nel 2001 ha messo in scena un esperimento tra psicologia, scienza, arte e cucina coinvolgento due giovani gemelle pratesi invitate a scegliere le pietanze da un nutrito menu. Nel 2000 un altro giapponese, il fotografo Nobuyoshi Araki, ha compiuto un intero "viaggio sentimentale in Italia" per la sua mostra a Prato raccogliendo numerose testimonianze della passione culinaria del nostro paese. L'artista italiano Luca Vitone, invece, nel 2004 ha trasformato un'intera porzione del Centro Pecci in un belvedere all'italiana dove ha celebrato la cucina da asporto, la vecchia popolare cucina di strada, antesignana dell'odierno fast food globale.
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