Tossicodipendenza, 51 accessi al Pronto Soccorso in 7 giorni per dinamiche legate a abuso di alcool o sostanze
51 accessi al Pronto Soccorso, circa 7 - 8 al giorno, in una settimana per dinamiche direttamente o indirettamente correlate all'abuso di alcool o sostanze. Sono alcuni dei dati presentati dal direttore del Pronto Soccorso Simone Magazzini in occasione della riunione della commissione consiliare 5 (politiche sociali, istruzione, cultura, sport, politiche dell'immigrazione, politiche giovanili) presieduta da Gabriele Alberti. Presenti anche il vicesindaco Simone Faggi e l'assessore alle Politiche Sociali Luigi Biancalani.
Al centro della riunione il problema della tossicodipendenza a Prato e le azioni messe in campo per cercare di arginare il fenomeno.
"Il pronto soccorso è la struttura dove si gestisce il fatto acuto, i dati estratti dai flussi informativi 2014 sottostimano nettamente il problema - ha spiegato il direttore del Pronto Soccorso Simone Magazzini - Molti pazienti con problemi tossicologici si presentano al pronto soccorso per eventi quasi sempre correlati alla loro storia di abuso (eventi traumatici, malattie infettive, psicosi..), ma non necessariamente per una intossicazione acuta".
Nel 2014 il totale degli accessi con diagnosi tossicologica sono 569, di cui 160 per abuso di alcool. "Per cercare di misurare il dato reale abbiamo selezionato un campione di 7 giorni ed abbiamo raccolto le schede dei pazienti con dinamiche tossicologiche che si presentavano al pronto soccorso indipendentemente dal motivo specifico di accesso - ha aggiunto Magazzini - . In una settimana sono stati individuati 51 accessi al Pronto Soccorso, che su base annua significa oltre 2600 accessi. Abbiamo quindi potuto notare che gli accessi al pronto soccorso dei pazienti con problemi tossicologici a Prato sono cinque volte di più di quello che mostra l'analisi dei flussi regionali".
Dai dati è emerso che di questi 51 pazienti 20 non sono residenti nella provincia di Prato e di loro 13 non sono italiani. Si tratta nello specifico di 38 maschi (età media 36 anni) e 13 femmine (età media 44 anni). Le cause dell'accesso al pronto soccorso sono: 9 per abuso di sostanze, 12 alcool, 14 trauma, 15 problemi psichiatrici, 1 malattia acuta. Solo due persone (4%) sono state ricoverate, in 15 (29%) hanno abbandonato il Pronto Soccorso, 5 (10%) hanno rifiutato la prestazione o il ricovero.
"Siamo consapevoli della gravità della situazione, un problema che necessita di interventi coordinati in grado di consentire un cambio di rotta - ha commentato il vicesindaco Simone Faggi -. E' necessario creare delle sinergie e rendere stabile una progettualità volta a fare prevenzione, sensibilizzazione e ad aggredire il fenomeno".
Il vicesindaco si è poi soffermato sull'importante ruolo degli operatori di strada: "Gli operatori di strada sono da un lato impiegati nel progetto Outsiders, che mira a creare delle condizioni di contatto e di dialogo tra chi sta subendo il dramma della tossicodipendenza e le istituzioni sanitarie, così da riuscire a creare dei percorsi di uscita e una riduzione del danno. Dall'altro lato la loro azione è legata al contatto con le dinamiche sociali del territorio, con l'obiettivo di creare delle relazioni tra le attività economiche, i cittadini, le istituzioni e le persone borderline - ha spiegato faggi -. Il progetto proseguirà fino al 31 marzo 2016, ci impegniamo a potenziarlo e siamo disponibili a mettere risorse nostre per garantirne la riuscita".
Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore Biancalani, che ha ribadito l'importanza della prevenzione: "Per arginare il fenomeno, una problematica che ci preoccupa seriamente, è necessario fare prevenzione e sensibilizzare i cittadini, partendo dai più giovani, che sono la fascia più a rischio".
adr
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