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Comune di Prato

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30/11/2015 11:26
Santi Appuntamenti Si è svolto oggi, lunedì 30 novembre, l'incontro nel salone consiliare intitolato "Credere nel cambiamento? Vale la pena"

Festa della Toscana, presentati i lavori dei ragazzi di alcune scuole di Prato

Il presidente del Consiglio Santi: "Abbiamo colto l’occasione per fare un cammino di cultura con gli studenti"

In occasione della Festa della Toscana, che celebra l'abolizione della pena di morte da parte del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo nel 1786, si è tenuto oggi, lunedì 30 novembre, nel Salone del Consiglio di Prato, l'incontro intitolato "Credere nel cambiamento? Vale la pena", riflessioni sulle esperienze di vita nel carcere di Prato.

L'incontro è stato presieduto dal Presidente del Consiglio Ilaria Santi, ed hanno partecipato l'assessore all'Istruzione Pubblica e Pari Opportunità Mariagrazia Ciambellotti, il direttore della Casa Circondariale di Prato "La Dogaia" Vincenzo Tedeschi, il garante dei diritti delle persone private della libertà personale Ione Toccafondi, la responsabile del coordinamento risorse culturali e museali Rita Iacopino e la registra del teatro Metropopolare Livia Gionfrida.

All'appuntamento erano presenti anche alcune scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Prato che hanno partecipato agli incontri del progetto.

"Abbiamo voluto cogliere l’occasione di questa 15a Festa della Toscana per fare un cammino di cultura con i ragazzi delle scuole medie del Comune - ha affermato la presidente del consiglio comunale Ilaria Santi - Insieme abbiamo fatto un lavoro sulla giustizia e sulla legalità entrando in contatto con i detenuti della Dogaia, per comprendere come essi vivono la pena".

Sulla base di questi temi, i ragazzi hanno sviluppato e creato cartelloni e video, frutto di un lungo lavoro di riflessione comune.

In particolare, gli alunni di una classe delle scuole Mazzoni hanno presentato un video nel quale vengono esposte le loro opinioni riguardo la pena di morte. Secondo i ragazzi, ai detenuti deve essere data una seconda opportunità per riscattarsi dagli errori compiuti: chi sbaglia deve pagare, ma non con la propria vita.    

Anche la V elementare di S. Niccolò ha presentato i propri lavori, interrogandosi sulla figura del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo e sulle sue riforme. Un alunno ha spiegato l'entusiasmo col quale hanno realizzato il video e la soddisfazione di presentarlo.

Infine, la seconda media delle scuole Ser Lapo Mazzei ha mostrato il video intitolato "Nessuno mi può condannare", dove viene sviluppato il tema del senso di colpa e del perdono, fondamentale per il riscatto dell'individuo.

Al termine della presentazione dei lavori è intervenuto l'assessore all'Istruzione pubblica Mariagrazia Ciambellotti, esprimendo il suo apprezzamento: "Il lavoro svolto è ben riuscito, sento di dover ringraziare chi ha organizzato e ha collaborato con questo progetto; è stato colto quello che era l'obiettivo originale. Ciò che chiedevamo era proprio di riuscire ad immedesimare nelle persone che hanno commesso un errore, riflettendo insieme sul cambiamento".

Anche la garante dei diritti dei detenuti Ione Toccafondi ha manifestato la sua gratitudine: "E' stato recepito il senso dell'intervento, e con le vostre riflessioni avete dato una spinta concreta. Mi auguro che ne discutiate con la vostra famiglia e con gli amici per portare un cambiamento reale".

Perfino la registra del teatro Metropopolare Lidia Gionfrida è rimasta colpita dal compito svolto dai ragazzi ed è intervenuta ribadendo che è necessario provare a capire perchè si sbaglia, poichè la consapevolezza dei propri errori è sintomo di maturità e di crescita.    

E' stato lasciato anche un ampio spazio alle domande dei ragazzi, che non hanno sprecato l'occasione per porre curiosità sia al direttore del carcere "La Dogaia" Vincenzo Tedeschi, sia alla garante dei diritti dei detenuti Ione Toccafondi.

Il presidente del Consiglio Ilaria Santi ha concluso l'incontro augurandosi che queste riflessioni possano riuscire veramente a segnare un cambiamento visibile. Ha inoltre invitato le docenti delle classi coinvolte nel progetto ad inviare alla Regione gli elaborati dei ragazzi, perchè sono motivo di vanto e di lode per la città di Prato.

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