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Comune di Prato

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16/02/2016 10:34
Toccafondi Daniela Commercio I requisiti dichiarati all'inizio di un'attivitą dovranno essere mantenuti per tutta la vita dell'esercizio

Ok della commissione al nuovo regolamento del commercio

La chiusura di un esercizio commerciale potrą avvenire anche in seguito alla ripetizione di azioni di sospensione da parte della Questura

Via libera dalla commissione 1 (affari generali, personale, sistema informativo e comunicazione), presieduta da Rosanna Sciumbata, al nuovo regolamento del commercio. 4 i voti favorevoli (Sciumbata, Tassi, Mennini e Bartolozzi), 2 gli astenuti (Pieri e Benelli). Alla discussione del pomeriggio di ieri, lunedì 15 febbraio, hanno partecipato anche i membri della commissione 2 (sviluppo economico, finanze, patrimonio e politiche comunitarie).

Gli emendamenti hanno riguardato soprattutto il sistema sanzionatorio. La chiusura di un esercizio commerciale potrà avvenire anche in seguito alla ripetizione di azioni di sospensione dell'attività da parte della Questura. Il nuovo art. 43 del regolamento, a questo proposito, richiama il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS) sugli esercizi di vicinato. Questo permetterà, in casi analoghi a quello del minimarket di via Santa Margherita, di procedere immediatamente alla chiusura dell'attività senza la necessità di un'apposita ordinanza.

Stabilita anche la durata della speciale regolamentazione sulle nuove aperture nell'area compresa tra le vie Tintori, Canto alle Tre Gore, Santa Margherita, via Pier Cironi e via San Giorgio: sarà valida per un periodo di 5 anni a partire dall'approvazione del regolamento da parte del Consiglio comunale. 

I requisiti dichiarati all'inizio di un'attività, in particolare il rispetto di quelli specifici per chi apre in centro storico, dovranno essere mantenuti per tutta la vita dell'esercizio, altimenti scatterà la sospensione. La chiusura è prevista inoltre nel caso in cui i requisiti non vengano ripristinati entro il termine del provvedimento di sospensione.

In caso di perdita dei requisiti morali o professionali, il regolamento recepisce la normativa nazionale che si allarga al preposto alle vendite, oltre che ai titolari dell'attività.

Altri emendamenti hanno riguardato nei dettagli le tipologie di attività ammesse e non ammesse in centro storico, la nascita di un unico centro commerciale naturale dentro le mura, la specificità delle incompatibilità nella zona di via Cironi e la possibilità di utilizzo della rete WI-FI pubblica.

Il regolamento è stato, inoltre, adeguato alla normativa regionale nelle definizioni di outlet e di superficie di vendita.

aflm

201/16

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