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Comune di Prato

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18/02/2016 15:58
Ciambellotti Mariagrazia Consiglio Comunale L'assessore alla pubblica istruzione ha risposto in Consiglio comunale a quattro interrogazioni

Mensa scolastica, Ciambellotti: "Aspettiamo i risultati delle indagini"

"Renderemo i controlli più serrati e se emergeranno responsabilità precise, revocheremo il contratto"

"L'autorità giudiziaria si sta adoperando per fare piena luce in seguito al ritrovamento di una graffetta di metallo e di una vite nel risotto alla parmigiana servito alla mensa della scuola primaria Gandhi di Galciana lo scorso giovedì 11 febbraio". E' quanto ha detto oggi pomeriggio durante la seduta del consiglio comunale l'assessore alla Pubblica istruzione Mariagrazia Ciambellotti, in risposta a quattro interrogazioni presentate dal consigliere indipendente Emanuele Berselli, dalla capogruppo di Forza Italia Rita Pieri, dal consigliere del Pd Marco Sapia e dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle Mariangela Verdolini.

"Appena ricevuta la segnalazione dall'ufficio refezione scolastica del Comune, l'assessorato alla pubblica istruzione ha immediatamente fatto scattare i controlli, garantendo sempre la massima trasparenza - ha proseguito l'assessore -. Gli ispettori sono giunti subito sul posto, hanno controllato le aule, la mensa e la cucina dell'istituto ed hanno poi registrato tutte le dichiarazioni rilasciate dalle persone coinvolte. Tutto il materiale è poi stato raccolto in una relazione che è stata inviata all'autorità giudiziaria. Non è mai stato tralasciato niente, se dovesse emergere una responsabilità riconducibile a qualcuno, non avremo remore nel recedere il contratto".

L'assessore Ciambellotti, che ieri pomeriggio ha incontrato i rappresentanti della commissione mensa, si è poi soffermata sulle caratteristiche dell'attuale contratto di fornitura, il cui appalto è stato effettuato nel 2013 ed è entrato in vigore effettivamente il 7 gennaio 2014. "Il contratto prevede la possibilità di un rinnovo automatico annuale, per tre anni. Vista la situazione ho dato mandato di effettuare una nuova gara e di non rinnovarlo automaticamente. I controlli continueranno ad essere sempre più serrati, i genitori possono organizzarsi in gruppi e andare a vedere il punto cottura. Intendiamo quindi garantire la massima trasparenza e attenzione in tutte le fasi della somministrazione, da quando viene preparato il pasto fino a che non viene servito nei piatti degli alunni".

Soddisfazione per la risposta è stata espressa dal consigliere comunale del Pd Marco Sapia: "L'amministrazione comunale sta operando nella maniera più trasparente e corretta possibile, adesso spetta a chi ha il potere giudiziario fare le indagini per cercare di risolvere il caso. Ho forti perplessità sulla rescissione del contratto per problemi che potrebbero nascere nella sostituzione anche in virtù di un'assenza di una graduatoria".

Il consigliere indipendente Berselli invece ha spiegato che "Si sta cercando di spostare l'attenzione dai mancati controlli al nuovo bando di gara. Qualcuno in questa situazione non ha vigilato come doveva".

Insoddisfazione è stata espressa anche dalla capogruppo di Forza Italia Rita Pieri: "Sono quattro i centri cottura che erano pasti in tutta la Toscana e quello che li fornisce alla Gandhi è uno dei migliori. Volutamente o distrattamente, qualcosa nella filiera non ha funzionato. E' necessario ora capire cosa è realmente successo, indipendentemente dal nuovo bando di gara, ed effettuare dei controlli giornalieri più attenti". La capogruppo del Movimento 5 Stelle Mariangela Verdolini ha chiesto di recedere immediatamente il contratto: "Non è la prima volta che succedono episodi simili, tutti riconducibili alla stessa ditta, forse qualcosa è venuto a mancare. Chiediamo quindi di recesso immediato del contratto con la ditta, chi ha sbagliato deve prendersi le responsabilità dell'accaduto".

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